tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

mercoledì, giugno 28, 2006


28 giugno… l’anno non conta, sarà sempre un giorno fatto di ricordi, in cui i pensieri affolleranno la mente e le lacrime non potranno che scorrere. Niente rimpianti, sia chiaro, questa volta no, solo il rammarico di una debolezza personale, di un animo troppo fragile, incapace di andare oltre, di affrontare la realtà.

Incontrare una stella è cosa rara, con lo sguardo costantemente rivolto al cielo si scruta nell’oscurità, e poi ci si accorge di averla affianco, e la felicità è immensa, non sei più solo. Ma lei continua il suo percorso e tu decidi di fermarti, che non è più possibile proseguire insieme, e non ti resta che ammirarla da lontano, finché la scia non scompare. Allora ti rimangono i ricordi, quelli non ti lasciano, perché tu c’eri, per quanto possa esser stato breve tu eri presente, non hai sognato, ne hai incrociato la luce, ne sei rimasto folgorato, e il suo splendore ti accompagnerà nel tempo.

La vita continua, ma tu hai una nuova consapevolezza, sai finalmente chi sei e cosa ti riserverà il futuro, e anche se lontana la stella non sarà poi così distante… ciao splendida y*

venerdì, giugno 23, 2006


Vai Pippo,
controlla il pallone,
vola verso l'area,
trafiggi il portiere,
e gioisci...

giovedì, giugno 22, 2006

a parte il fatto che vedere, capire e criticare il nero è un immenso atto d'amore verso i colori, e odiare quanto di schifoso c'è stato nella storia del nostro paese è il modo migliore per volergli bene, a parte il fatto che non guardavo affatto a destra ma semplicemente indietro, e se a quanto pare guardare indietro provoca fastidi soprattutto a destra non mi stupisce ma neanche mi importa più di tanto, a parte il fatto che se ho dimenticato brigate rosse è perché ho detto stragi, e se ho dimenticato tangentopoli, in effetti cosa davvero imperdonabile, è perchè comunque ho detto berlusconi, a parte il fatto che l'unica morale di cui posso ergermi a paladino è la mia personale e basta, visto che non scrivo in nome e per conto di nessuno, a parte il fatto che se comunque mi guardo in casa, come mi viene suggerito, non vedo sicuramente stanze arredate meglio, ma un pò più luminose e pulite quello si (del resto non avrei scelto di abitarci!) e gli impianti sembrano essere grosso modo quasi tutti a norma, a parte il fatto che non capisco perchè si debba sempre ridurre tutto quanto ad uno scontro di schieramenti destra - sinistra, anche due semplici riflessioni sul concetto di patria come potevano essere le nostre, a parte il fatto che nelle nostre righe grazie al cielo i toni non mi sembrano affatto alti o acidi, a parte il fatto che comunque per quanto sia sconfortante e deprimente penso che la politica conti ancora qualcosa, e che malgrado tutto meriti e debba meritare molta più considerazione del figlio di brad pitt, a parte tutto questo, dicevo, condivido pienamente ciò che in fondo dice y, che l'amicizia e la politica viaggiano su piani diversi e che i valori che contano sono altri. perciò ben vengano totò e leonardo da vinci, sono esattamente quello che intendevo quando parlavo di ricca storia e cultura che volenti o nolenti condividiamo. ed è proprio la memoria collettiva che richiama l, una memoria che guarda sia alle meraviglie che alle nefandezze del nostro passato per intravedere meglio il futuro, ciò che secondo me costituisce davvero il fondamento ed il senso ultimo del concetto di patria e dell'essere italiani, e che nessun partito, nessuna secessione, nessuna propaganda, nessuna ideologia dovrebbe poterci togliere. f

mercoledì, giugno 21, 2006

Non posso nascondervi che gli ultimi post a sfondo socio-politico mi hanno fatto sorridere...nel senso buono s'intende!Da una parte y a difendere un onor di patria d'altri tempi, dall'altra un f più cinico nel sottolineare tutti quegli aspetti del nostro Bel?-paese di cui non possiamo certo andar fieri..
Sinceramente, e non me vogliate per questo, credo la verità si trovi a metà strada...Sebbene infatti negli ultimi anni abbia anch'io, come f, incominciato a maturare un sentimento di insoddisfazione nei confronti dello Stivale (per tutti gli aspetti che f ha già sottolineato) non bisogna dimenticare che la Storia d'Italia è fatta anche di bellissime pagine, scritte da uomini di grande valore morale, culturale, politico, spirituale, artistico…Forse il vero problema è che la velocità con cui si muove il mondo d’oggi ha portato anche ad una maggiore superficialità nell’approccio a certi temi… a seconda delle convenienze poi (e anche purtroppo all’ignoranza) si stravolgono od omettono i fatti, si ricordano certi episodi ma se ne dimenticano altri…
La memoria è un optional di cui molta gente non sente più il bisogno…Eppure una Memoria collettiva dovrebbe esserci, impedirebbe quanto meno di ripetere i gravi errori del passato ma soprattutto costituirebbe una sfida a fare meglio…A questo punto bisognerebbe capire solo se ne abbiamo la voglia, perché per fare meglio degli altri spesso bisogna cambiare rotta, andare controcorrente, salire la china…e questo tradotto in parole semplici significa FATICA …qualcosa a cui evidentemente il mondo in cui viviamo oggi non vuole essere più abituato…

A presto l.

Mai ti è concesso un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di farlo avverare. Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia. J.S.Bach


.... solita bieca retorica di sinistra, disfattista, incapace di guardare oltre, che pensa sempre al passato, che della vita vede solo il nero senza ricordarsi mai dell’esistenza dei colori. E come sempre ci si dimentica dell’Italia delle brigate, delle cooperative rosse, delle foibe e di tangentopoli…. non bisogna necessariamente guardare sempre e solamente a destra, chi si pone a paladino della morale prima farebbe meglio a guardarsi in casa, a farsi un esame di coscienza.

Fine del pippotto e inizio della riflessione: anche se abbiamo idee diverse riusciamo a convivere serenamente, siamo addirittura amici, ci rispettiamo, e sai perché? perché siamo persone serie, perché in fondo condividiamo gli stessi valori, perché la politica non conta un cazzo, è una macchietta nelle nostre vite, non merita più considerazione di quanta non ne abbia la nascita del figlio di Brad Pitt o l’arresto del "principe". Non dico di smettere di pensare, di rinunciare al confronto, sfuggire al dibattito, ma vale la pena farsi il sangue amaro? inacidirsi? alzare i toni?.... per cosa? per chi? Al più ci si può ridere sopra, la politica di adesso non può che essere oggetto di derisione, la serietà l’ha persa tempo addietro, il clientelarismo, la corruzione e la faziosità sono ormai una sconfortante costante. In fin dei conti siamo il paese di pulcinella e abbiamo ciò che ci costruiamo.... Vota Antonio!!! y*

sabato, giugno 17, 2006

inno di mameli, tricolori che garriscono al vento, onori ai caduti... fiumi di patriottismo grondano dalle tue righe. che dire? si può essere orgogliosi di un paese socioculturalmente arretrato, antimoderno, incapace di evolversi, intimamente diviso e frammentato al suo interno per complesse ragioni storiche, geografiche, politiche e infine sociali (ci ho scritto una tesina, mi ritengo quasi un'autorità in materia!)? si può essere orgogliosi di un paese che ha prodotto il fascismo, la p2, la mafia, le stragi, decine di misteri insabbiati, svariati tentativi di golpe, la lega e infine, sintesi perfetta di tutto quanto, berlusconi? si può essere orgogliosi di un paese in cui del piero e totti sono fattori più unificanti della ricca storia e cultura che volenti o nolenti condividiamo? si può essere orgogliosi di un paese che si scopre unito per battere il ghana ma non per difendere la propria costituzione? e infine... si può essere orgogliosi di un paese in cui perfino la gioventù è ormai irrimediabilmente corrotta (che si comincia rubando una rimessa laterale su un campetto, fregandosene delle regole e degli altri giocatori, e chiamando i propri genitori rompicazzo e chissà dove si va a finire, probabilmente molto in alto)? la risposta è si, si può, evidentemente. viva l'italia dunque. l'italia liberata, quella che si dispera, che si innamora e che resiste. e vediamo domani sera di asfaltare gli americani! f

mercoledì, giugno 14, 2006


“………….siam pronti alla morte, l’Italia chiamò!”
iniziano i mondiali e noi non spendiamo neanche due parole!?!? Ore 21.00, milioni di italiani davanti al televisore, e fra loro io…. I giocatori superano la soglia degli spogliatoi, varcano il tunnel e boato, si incamminano verso il centro del campo. Pochi minuti dopo sono l’uno affianco all’altro, cantano l’inno nazionale, quel “motivetto” capace di spingere il cuore oltre l’ostacolo, gonfiare il petto e inorgoglire gli inermi. Pur essendo in parte svizzero anch’io non rimango insensibile, l’emozione è grande e il pensiero va oltre la partita, si spinge a tutte quelle persone che per difendere i valori dell’Italia sono morte e moriranno. Udendo le note dell’inno di Mameli non posso non pensare all'ardore patriottico, a chi dagli anni dell’indipendenza, passando per la grande guerra e fino ai giorni nostri ha dato la vita per la patria, quella che oltralpe chiamano Heimat e che molti di noi non sapranno (capiranno) mai cos’è. Viva l’Italia y*

martedì, giugno 13, 2006

rieccomi sul blog, so che avete sentito la mia mancanza, voi e le migliaia di lettori che magari non lo sappiamo ma leggono assiduamente i nostri deliri online. volevo innanzitutto ringraziarvi per il vostro supporto fatto di parole consigli prese in giro: le parole per illuminarmi la strada (l'amore non fiorisce nel cuore che teme... mi ero quasi dimenticato di questa bella frase scoperta per caso ormai più di un anno fa, il buon vecchio shakespeare colpisce sempre nel segno), i consigli di chi ha già una mappa per mostrarmi quale direzione prendere, le prese in giro per farmi ridere lungo il cammino. così succede che avete infilato un tarlo nel mio cervello, che sta lentamente e incessantemente lavorando da giorni... nonostante le cose siano maledettamente complicate (ma allo stesso tempo anche maledettamente semplici), ho deciso che il mio cuore diventerà impavido, magari non subito ma sicuramente presto, poi da qui al fatto che ciò che spero ricambiato vi ci fiorirà ne passa, ma comunque. grazie perchè mi conforta molto sapere che ci sarete nella buona o, come più probabile, nella cattiva sorte e che potrò contare su di voi quando crolleranno le illusioni, in questa e altre circostanze, del resto non sarebbe la prima volta, y ti sei già sorbito altri miei periodi di crisi, grazie per esserci stato, ormai ne avrai le palle piene. comunque a proposito di prese in giro la settimana appena passata fra una cosa e l'altra ho fatto quasi quattrocentocinquanta chilometri, lo so sono tanti, vi prego non aggiungete nulla e non commentate, a pensarci alla fine è quasi un viaggio a monaco, fra l'altro oggi ho riportato in biblioteca le guide che avevo preso senza averle neanche aperte, non è stato bello ma ormai mi sono già sfogato nel post precedente. pazienza, ci rifaremo con l'oktoberfest (anche se ottobre è lontano, chissà cosa succederà da qui ad allora, dove saremo, cosa avremo in testa...), nel frattempo c'è da capire in che direzione mettere il muso della mia mini verso i primi di agosto, se farle percorrere i duemilacento chilometri da qui a lisbona, come sembra più probabile, lanciarla verso i duemilaottocento che ci separano da san pietroburgo (ma l'idea di essere picchiati e derubati dalla polizia locale in effetti non mi attira) oppure provare a chiudere i conti con la cattiva sorte un anno dopo attraverso i milleequalcosa che portano ad amsterdam. comunque, cambiando discorso, anche se volevo insabbiare la notizia mi sembra giusto annotare fra queste righe che, come avevo facilmente previsto qualche post fa, gli dei sono definitivamente risorti, non ancora al tabacchi, anche se il sei a due pendente lascia presagire l'inevitabile, ma in quello che ho appena scoperto chiamarsi parco delle due basiliche, che mi sembra essere un ottimo scenario per le nostre partite, vista l'erba e le belle ragazze che lo popolano. ora vi lascio, ho scritto anche troppo, e l'ora è piccola, come sempre. a presto...f

venerdì, giugno 09, 2006



"Free all Angels" by Riyu

dopo un lungo peregrinare sono tornato on line, e come nella ormai consolidata tradizione niente e nessuno sarà risparmiato, tutti saranno passati a fil di spada, niente prigionieri…. ieri sera il tabacchi fc si è ritrovato dopo il misero fallimento di Monaco, senza rancore ma con lo sguardo già volto oltre, verso l’orizzonte portoghese, la dove si spera l’estate ci porterà, belli e felici on the road…. cmq tralasciando queste divagazioni salto al dunque, la partita. In verità questo sarebbe dovuto essere l’oggetto di questo sproloquio, un articolo infamante su quel rinnegato, rema contro, piccolo gondoliere veneziano di L, ma F ha deciso di chiudere in bellezza la serata e queste ne sono le conseguenze. Se stai leggendo freneticamente tieni forte, sei spacciato, come promesso utilizzeremo tutte le nostre facoltà per spingerti allo scoperto, già tremi, eh! In verità non voglio rimarcare tutto quello che ci siamo detti, non sono bastardo fino a questo punto, però voglio lasciare ai posteri una frase che mi ha accompagnato in quest’ultimo hanno e mezzo, che mi ha profondamente colpito, e che riassume molto semplicemente la situazione, “l’amore non fiorisce nel cuore che teme”…. cmq ognuno è libero di vivere le cose a modo suo, tu pensi che difficilmente noi si possa capire, però non sai come in te rivedo e rivivo quello che ho passato io, e per questo comprendo che tu voglia fare a modo tuo, ognuno di noi l’ha fatto ed è giusto così, bisogna essere artefici in prima persona delle proprie esperienze, e ti assicuro che è così che si diventa adulti…. in definitiva voglio solo aggiungere che avrai sempre una spalla su cui contare, per portarti in trionfo naturalmente!
Dopo tutti questi sentimentalismi mi sembra giusto chiudere cinicamente, togliendomi qualche sassolino dalla scarpa, con un duro attacco a L e al suo modo di vivere la partita. Premettendo che capisco che trattasi di gioco, di game da giardinetti, la cui rilevanza è pari a quella di una vita di una formica, però non posso esimermi dal dirti che ieri mi hai deluso. Non mi interessa tanto vincere o perdere, ma lottare fino alla fine, fino allo spasimo, con la consapevolezza di aver dato il massimo, nel rispetto dei compagni di squadra. Questo è quanto, penserai quante storie per una cosa così insignificante, ma visto che siamo Amici mi sembrava giusto fartelo sapere ;) ……alla prossima y*

p.s. appuntamento a Palazzolo a fine giugno per il mitico concerto dei “Mercante di Liquori”

venerdì, giugno 02, 2006

fanculo monaco, ti odio. te, la tua neve a giugno, la tua pioggia, le tue fottute temperature polari. cazzo, siamo quasi in estate, te ne sei accorta o no? e non dire che sei a nord, balle, non sei poi così a nord, a reykjavik probabilmente c'è il sole. ti odio perchè non ci vuoi, per un qualche imprecisato rancore personale. anche stavolta eravamo pronti, con una macchina e un pallone. con tre zaini carichi di aspettative e qualche ricambio. con un rullino da finire e una piantina scaricata da mappy. anche stavolta eravamo pronti, e disposti a partire in un orario assurdo, pur di vederti. anche stavolta non ci hai voluti. sei tu a odiarci, vero? anche quando fai finta di volerci, fai in modo di muovere il destino in modo che non possiamo arrivare da te, e le macchine si rompono o non ci sono, e le date dell'oktoberfest non coincidono con le nostre, e la gente sta male appena prima di partire. una volta poteva passare per sfiga. tre per una coincidenza. ma cinque sono solo odio. odio e maledizione. allora fanculo, monaco. fanculo le tue alluvioni estive. fanculo la tua birra e le tue salsicce, ce le possiamo anche mangiare qua. che ti credi, che non abbiamo anche noi birra e salsicce? fanculo. dammi una buona ragione per cui dovremmo insistere a raggiungerti, non sei poi così bella e attraente. non hai il fascino colorato di barcellona, nè quello antico di vienna, o di praga. non hai il sapore dolce e romantico di parigi, nè quello salato e rumoroso di atene. ti manca la maestosa grandiosità di londra, o la leggerezza finale di lisbona. perciò fanculo monaco, ti odio. spero che ti vadano di traverso tutti e cinquecentocinque i chilometri che ci separano. f