tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, maggio 10, 2010


toc toc...
c'è qualcuno?
a volte ce lo chiediamo. c'è qualcuno che ogni tanto apre la porta sul nostro blog per sbirciare i nostri sproloqui? c'è qualcuno che guarda, anche solo frettolosamente, dal buco della serratura quando ne vede un pò di luce trapelare? qualcuno c'è, a volte lo sappiamo, ma il più delle volte lo speriamo soltanto, e se qualcuno passa di qui non neghiamo che la cosa ci riempie di onore.

toc toc...
c'è qualcuno?
solo che stavolta siamo noi a bussare alle vostre porte. questo blog ha appena compiuto ben quattro anni (e più di duecento post!) e intendiamo festeggiarlo con voi, cari lettori (ovviamente in ritardo, come sempre). perciò lasciamo a voi la parola, e vi invitiamo a scriverci alla nostra mail tabacchifc@tiscali.it qualcosa di voi, dei vostri pensieri, del mondo, qualsiasi cosa, non necessariamente legata al blog e a noi (per quanto siamo consapevoli di essere un argomento estremamente interessante), vi invitiamo insomma a mandarci qualcosa che pubblicheremo in un post dedicato a voi. e se volete restare sbirciatori anonimi appiccicate pure qualcosa qui sotto, nei commenti.
naturalmente l'invito è rivolto anche a jj ;)!

toc toc...
vi aspettiamo! f + y*


a quindici giorni dalla pubblicazione di questo post abbiamo ricevuto una sola risposta, una sola lettrice a cui va tutto il nostro ringraziamento (oltre che la nostra ammirazione per le sue doti di resistenza e sopportazione ai nostri sproloqui)!

Ehm.. non so se io conto, comunque una cosa è certa che il blog lo controllo ogni giorno e sono affezionata a entrambi gli scrittori!!! Mi permetto di dire che mi piace l'evoluzione di y nel tempo, mi piace il suo costante riflettere e mi piace la dolce poesia dei post di f. che sono un po' come guardare il mondo attraverso un caleidoscopio.
Che dire di me.... sono una curiosona sognatice, forse un po' matta, forse un po' maniacale, ma anche un po' incostante. Un bacione a entrambi, fau

giovedì, maggio 06, 2010





al liceo ricordo che li ho odiati un po' tutti, da parmenide a kant, poca utilità e parecchi brutti voti. all'università sono rimasto affascinato dagli epistemologi, da kuhn a lakatos, fino a feyerabend che ha buttato giù moltissimi muri. e poi poco tempo fa mi sono imbattuto, per caso, in un libro di filosofia che un mio caro amico aveva usato insieme ad altri come supporto e rialzo per un televisore (eviterò ogni facile ironia sul futuro della letteratura insita in questo dettaglio) e, incuriosito dal titolo e dall'autore, me lo sono portato a casa.
e l'ho usato come rialzo per il mio televisore!
scherzo. l'ho letto.
io non sono del tutto a digiuno di filosofia, e questo libro è scritto con intenti più divulgativi che puramente accademici, ma ciò nonostante non è che leggendolo ci abbia capito poi molto (ok, il mio quoziente intellettivo non fa testo, è quello che è). si parla di ontologia e metafisica, cose spesso oscure, incomprensibili, di dubbia utilità e rilevanza pratica, irrimediabilmente astratte e apparentemente insensate.
apparentemente.
di quale libro si tratti alla fine non è poi così importante, non voglio farne una recensione in senso stretto, ciò che conta è quello che il tanto bistrattato pensiero filosofico può regalare, se interpretato nel giusto modo. perché quello che questo libro suggerisce con forza, nascondendolo in mezzo alle sue righe, in mezzo alle sue teorie, ai suoi dubbi, alle sue ipotesi e controipotesi, è qualcosa che mi ha colpito, qualcosa che un tempo forse avevo e che forse ora ho un po' perso, qualcosa che mi ha fornito una scintilla, come quando un quadrato incontra una sfera e si meraviglia di una terza dimensione. qualcosa che forse può essere prezioso, e utile, per fronteggiare la pingue immane frana che coviamo sotto i piedi.
ovvero: vai oltre l'apparenza delle cose, sii conscio che non esistono risposte assolute ma non smettere per questo di farti domande, non dare niente per scontato, osserva la realtà da prospettive sempre diverse e apriti ad esse, fai un passo indietro per osservare meglio la situazione, mettiti gli occhiali di chi hai di fronte prima di inforcare i tuoi.
e soprattutto, non porre mai limiti alla tua immaginazione. f

csxqp: rein - "occidente"