tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

sabato, dicembre 25, 2010


- Sì…vaffanculo anche tu.

- Affanculo io? Vacci tu! Tu e tutta questa merda di città e di chi ci abita.
In culo ai mendicanti che mi chiedono soldi e che mi ridono alle spalle. 

In culo ai lavavetri che mi sporcano il vetro pulito della macchina.
In culo agli automobilisti che mi tagliano la strada, che non si fermano allo stop, che premono decisi sull'acceleratore, che fanno i furbi, che svoltano senza mettere la freccia, che sorpassano sulla destra, che parcheggiano dove capita, che suonano al primo tentennamento, che mi tamponano, mi speronano, mi fanno saltare lo specchietto e pretendono di aver ragione.
In culo ai motociclisti, al loro sprezzo del pericolo, alla loro impazienza, alla loro necessità di passare sempre e comunque, in barba al codice, ai pedoni, agli altri utenti della strada, ammazzatevi pure, ma non venite a chiedermi comprensione o compassione.
In culo agli imprenditori, ai dirigenti, agli amministratori delegati, che piangon miseria e poi si riconoscono premi milionari, che evadono le tasse e lamentano politiche inadeguate, infrastrutture insufficienti, provvedimenti inefficaci, vergogna, ci state fottendo!
In culo ai lavoratori che accettano passivamente la violazione dei loro diritti, che affrontano il baratro col sorriso in faccia, che piegan la testa, incapaci di ogni azione, rassegnati all'infausto destino che il fato gli ha dato, ribellatevi!
In culo ai negozianti cui chiedi un lavoro semplice ma fatto bene mentre inevitabilmente ti presentano un risultato che definire mediocre è un eufemismo.
In culo ai politici, a Berlusconi, a Di Pietro, a Bersani, a Fini, a Casini, a Rutelli, alle loro schermaglie, ai loro battibecchi, alla loro dialettica, alla loro pancia piena, al loro portafogli gonfio, ai loro privilegi, alla loro arroganza, lontani dal mondo e dai problemi quotidiani che l'affliggono. Avete tradito la nostra fiducia!
In culo a chi vive nell'illegalità e reclama diritti, a chi delinque ed esige rispetto, a chi viola la legge e poi chiede tutela, a chi insulta la nostra cultura ed accampa pretese.
In culo allo Stato, alle Istituzioni, alle Autorità, al loro lassismo, alla loro inerzia, al loro immobilismo, alla loro inadeguatezza, alla loro incapacità.
In culo ai delinquenti, ai ladri, agli assassini, ai corrotti, agli spacciatori, ai violenti, agli zingari, ai malviventi, ai mafiosi, ai disonesti, ai furbi, agli evasori, ai malavitosi, ai potenti, ai falsi, ai tossici, ai drogati, agli ubriachi, agli integralisti, ai piantagrane, ai farabutti, che l'apocalisse si abbatta presto sulle vostre misere vite.
In culo a Fabio Fazio, Massimo Giletti, Cucuzza, Barbara D'Urso, Daria Bignardi, Maria De Filippi, Belen Rodriguez, Bruno Vespa, Enrico Papi e tutta la marmaglia che popola e spopola in tv narcotizzandoci la vita e distogliendoci dalla realtà.
In culo ai vili, accondiscendenti, lecchini, ipocriti, disonesti, invidiosi, permalosi, serpi che infestano i rapporti umani sminuendone il valore.
In culo alla Cina, alla sua politica di repressione, oscurantismo, prevaricazione.
In culo all'Iran, al suo integralismo, al programma di sviluppo nucleare, alla sua intransigenza, al suo fanatismo religioso, alla sua ottusità.
In culo a Cuba, agli Stati Uniti, alla Corea del Nord, allo Yemen, a tutti quegli stati che violano i diritti umani, che non permettono l'effettivo esercizio delle libertà fondamentali dell'uomo, e che utilizzano la guerra come strumento di politica internazionale.
In culo alle signore di via Montenapoleone, via della Spiga, via Correnti, con i loro tailleur di Valentino e la borsa griffata: con le loro facce iniettate di silicone, truccate, laccate e liftate... non riuscite a ingannare nessuno, vecchie befane!
In culo agli agenti di borsa, ai banchieri, ai promotori finanziari, che pensano di essere i padroni dell’universo; quei figli di puttana si sentono come Michael Douglas/Gordon Gekko e pensano a nuovi modi per derubare la povera gente che lavora. Sbattete dentro quegli stronzi a marcire per tutta la vita…
In culo all'Alitalia, alla Tirrenia, alla Fiat, a tutte quelle aziende cui l'assistenzialismo dello Stato ha permesso di sopravvivere sperperando il denaro pubblico.
In culo agli italiani con i loro capelli impomatati, gli occhiali da sole, le tute di nylon, le medagliette di Sant'Antonio, la voce alta.
In culo ai preti che mettono le mani nei pantaloni di bambini innocenti.
In culo alla Chiesa che li protegge, non liberandoci dal male. E dato che ci siamo, ci metto anche Gesù Cristo. Se l'è cavata con poco. Un giorno sulla croce, un weekend all'inferno, e poi gli alleluja degli angeli per il resto dell’eternità. Provi a passare 80 anni sulla terra.
In culo a Osama Bin Laden, a Al Qaeda e a quei cavernicoli retrogradi dei fondamentalisti di tutto il mondo. In nome delle migliaia di innocenti assassinati, vi auguro di passare il resto dell'eternità con le vostre settantadue puttane ad arrostire a fuoco lento all'inferno. Stronzi cammellieri con l'asciugamano in testa!
In culo a Marco, lamentoso e scontento.
In culo a Chiara, la mia collega, che mi giudica con gli occhi di chi dalla vita ha avuto tutto.
In culo a Luca: gli ho dato la mia fiducia e mi ha pugnalato alla schiena, mi ha venduto per salvarsi il culo, suo e dei suoi…bastardo maledetto!
In culo ad Adele, che ci rovina il natale e fa soffrire mia madre.
In culo al 2010.
In culo a questa città e a chi ci abita. Dalle casette a schiera della Martesana agli attici di via Turati, dalle case popolari di Quarto Oggiaro ai loft di via Tortona, dai palazzoni del Giambellino alle case di pietra di Corso Italia e a quelle a due piani di via Giambologna. Che un terremoto la faccia crollare. Che gli incendi la distruggano. Che bruci fino a diventare cenere, e che le acque si sollevino e sommergano questa fogna infestata dai topi.

- No, no, in culo a te, Yuri, che non hai il coraggio di prendere le redini della tua vita, che non hai la forza di dare una svolta alla tua misera esistenza, che hai avuto l'occasione e non l'hai colta, che non sai tenere l’auto in strada, che hai tutto e non fai nulla, brutto testa di cazzo!

cvxqp: spike lee - " la 25ª ora"

giovedì, dicembre 23, 2010





sarà la pioggia incessante, o il sonno, in questo caos prenatalizio così fitto di impegni. saranno le troppe (brutte) luci, tutte rigorosamente sponsorizzate, che agghindano questa città come una vecchia puttana. sarà lo spirito del natale, che ci vuole tutti più buoni, ma soprattutto più consumatori, e ci sussurra con gioia crescente la cantilena del produci consuma crepa, produci consuma crepa, produci consuma crepa. sarà tutto questo insieme di cose ma in questo periodo divento insofferente alle belle parole, ai sorrisi, alle false boriose buone intenzioni con cui alcune istituzioni addobbano a festa la facciata della propria casa, nascondendo muri crepati da inefficenze colossali e scarsa sensibilità e attenzione per le persone, a volte per puro menefreghismo e a volte per sostanziali incapacità di fondo. in questi giorni sono incazzato, e in aperta polemica, con la mia banca e con la mia azienda, per esempio, ma il discorso potrebbe estendersi senza timore alle ferrovie dello stato, all'atm, al comune di milano, e a chissà quanti altri spocchiosi soggetti. promettono, ma non sono capaci di mantenere, nè di reagire con stile alle loro deficenze. vogliono fare cento, ma non sanno neanche gestire bene dieci. su tutto quello che non va bene fanno finta di niente, l'umiltà nessuno sa più cosa sia, e si spendono un sacco di soldi per pubblicità inutili, falsi proclami roboanti e inconcludenti convention aziendali.
a volte cedo alla rassegnazione, come se ormai la modernità in questo paese non avesse più speranze, perché l'anomalia, l'errore, il disservizio, l'inefficenza col tempo sono diventati sistema e insomma di che ti lamenti? potrebbe pure andare peggio. altre volte, come questa, mi incazzo, ogni cosa fatta male racchiude in sè l'occasione sprecata di farla meglio, e mi vien voglia di dare battaglia, e se davvero siamo tutti fottuti lo saremo facendo domande, ponendo questioni, mettendo sull'attenti, chiedendo informazioni, ricordando a noi e agli altri che le prevaricazioni iniziano soltanto laddove l'ignoranza non conosce i propri diritti.
mi scusi potrebbe dirmi gentilmente la procedura per fare un reclamo alla direzione centrale? è possibile sapere quali sono le origini di questo disservizio e cosa state facendo per risolverlo? su questo documento di valutazione della sicurezza ci sono cose che non mi tornano, posso avere spiegazioni? potrei avere il numero dell'ufficio amministrazione e chiamare io direttamente? abbiamo da qualche parte una copia del ccnl?
forse pecco di ingenuità come al solito, ma ho scoperto che fare domande è un modo formidabile, il migliore forse, per ottenere rispetto e, a volte, per fare un primo passo verso una soluzione. vanno poste con la dovuta ironia e la polemica va filtrata, ma è uno stratagemma che può portare i suoi frutti: una domanda è dinamica, presuppone azione, informazione, sete di conoscenza, è praticamente ineludibile e allo stesso tempo immune al biasimo. e fa paura (o se non altro, mette sull'attenti), perché implica una risposta.
perciò non rassegnatevi mai, e non smettete mai di interrogare, punzecchiare e inchiodare con le spalle al muro qualsivoglia mediocre istituzione con richieste di chiarimenti, non lasciategli tregua, usate le informazioni raccolte per formulare altre questioni, ogni domanda sarà una pallottola della nostra guerriglia. f

csxqp: francesco guccini - "canzone di notte n. 3"