tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, gennaio 31, 2011





gli addii, si cerca sempre disperatamente di camuffarli in qualche modo da arrivederci, e quando alla fine si scopre che il trucco non c'era, sembra ogni volta incredibile. mi affascina il confuso gioco delle traiettorie, e il meraviglioso caos che, sotteso, ne detta le regole. per ogni piccolo pezzo di strada in compagnia resta sempre qualcosa di vivo e fulgente, e spesso mi accorgo che è in quel qualcosa che cerco ricchezza. per quel qualcosa ne vale sempre la pena. io e il mio stupido vizio di affezionarmi troppo!
niente sta fermo, e va bene così. però possono passare gli anni, frapporsi chilometri, può crollare il mondo, ma quelli che chiami amici non si perdono mai davvero. f

csxqp: paolo conte - "genova per noi"

mercoledì, gennaio 05, 2011





dan peterson di nuovo sulla panchina dell'olimpia è una cosa che mi fa sentire vecchio e giovane allo stesso tempo. come se il lasso di tempo che intercorre fra me bambino che cerco disperatamente di vedere in tv la finale di losanna e me uomo (vabbè, me bambino cresciuto) che vedo le partite a bordocampo con un pass al collo si fosse alla fine ricompattato in un'unica parentesi. ma in realtà sono ventitre anni scolpiti da centinaia di partite, viste e giocate, centinaia di storie, centinaia di canestri che esaltano o fanno imprecare.
dan peterson ancora sulla panchina dell'olimpia mi fa venire in mente l'odore intenso della gomma del pallone. il mio primo allenamento. il sangue delle mie ginocchia sbucciate sul cemento di assolati playground di periferia. d'antoni che sorride con in braccio la coppa. l'attacco flex e la uno tre uno tutto campo, coi movimenti disegnati sulla lavagnetta. la videocassetta con gli assist di magic. le palestre scalcinate della provincia più nebbiosa, nole, piossasco, venaria. le dita di premier a livorno. l'incitamento dei miei compagni. i liberi sbagliati apposta per non retrocedere. i cori urlati dalla curva, con le sciarpe, dietro il tamburo. il roccambolesco torneo che giocammo in francia, finimmo terzi ma solo perché tutti si ritirarono. quel maledetto tiro a 24 centesimi dalla fine. il legno della panchina, così duro da sopportare, se si è un adolescente inquieto. l'impresa con il cska. il mio diciotto sulla schiena, su una maglia sempre troppo grande.
il bianco e il rosso, sempre presenti.
volevo solo dire che fa una strano effetto, al mio cuore da vecchio playmaker e tifoso di lunga data, rivederlo lì a predicare lo sputare sangue, nello stesso posto in cui era quando per me questo meraviglioso gioco è cominciato. ecco, volevo solo dire questo, ma questo post ha preso una piega troppo elegiaca e celebrativa perciò è meglio che finisca anzitempo... qui mamma butta la pasta oukey? f

csxqp: dean martin - "that's amore"