tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

martedì, settembre 25, 2012



periodo di idee confuse, traiettorie con direzioni non definite, obiettivi sfocati e appannati, e astratto vagare inquieto in perenne difficile rapporto con lo scorrere insistito del tempo.
idee confuse di una casa da solo, e del resto sarebbe anche ora, un posto mio che segua miei ritmi, necessità di convivere con me stesso prima di convivere con l'unica con cui voglio farlo: idee confuse strette fra quattro strette mura, in dubbio di spazio e denaro.
idee confuse di emigrazione, sarà forse londra o forse qualche altro angolo d'europa, in fuga con o senza cervello, un anno fa stavo partendo per new york e mi rendo conto sempre più spesso che mi manca: idee confuse di un altrove, in dubbio di lavoro e linguaggio.
idee confuse su cosa fare nelle situazioni difficili, quelle che non lasciano appello, perché semplicemente un appello non è previsto, e mordono lo stomaco, e l'impotenza distrugge a poco a poco, voler proteggere e sapere di non riuscirci: idee confuse che mi spaventano, in dubbio di aiuto e resistenza emotiva.
idee confuse di un progetto, aprire un locale, sentirlo risuonare di energia, una gelateria o uno spazio culturale, come se fosse più o meno lo stesso, mettermi in proprio, non dover dipendere da nessuno che non sia la mia incostanza: idee confuse di un'attività, in dubbio di investimenti e competenze manageriali.
idee confuse su quello che sono, se i miei riflessi su me stesso e sugli altri mi piacciono o meno, se quello che sembro coincide con quello che sono, se sono quello che vorrei essere, o se vorrei essere un altro, se sono sulla buona strada per diventarlo: idee confuse davanti allo specchio, in dubbio di ritardo e brillantezza.
idee confuse di scrittura e cinematografia, velleitarie necessità di espressione, scrivere qualcosa e girare qualcos'altro, intrecci di immagini e parole che faticano a farsi comunicazione concreta: idee confuse di un qualcosa da raccontare, in dubbio di talento e spirito artistico.
periodo di idee confuse, appena più confuse del solito. f

csxqp: pierangelo bertoli - "la fatica"

domenica, settembre 09, 2012


bottino d'islanda: un legno levigato dal mare, una conchiglia enorme, un quarzo bianco, una roccia vulcanica a medio raffreddamento, una a rapido, ottocento foto e infinite emozioni...

l'islanda, la terra dei mirtilli, onnipresenti, ai lati delle strade, dei sentieri, delle scogliere, fra lava, sabbia, terriccio, ovunque, come i cavalli, e le pecore, imprescindibili elementi di una natura sconfinata e selvaggia... la terra delle cascate, quelle storiche e quelle multiple, quelle piccole e quelle più alte d'europa, quelle con l'arcobaleno e quelle senza, quelle impetuose, quelle che puoi attraversare da dietro, quelle nascoste nelle cavità della terra e quelle con sepolto il tesoro, o con gli idoli pagani, e ancora quelle che non hai mai fantasticato di vedere, o che non hai visto ma ne hai immaginato la presenza... la terra delle parole inafferrabili, incomprensibili, che non possono contenere meno di venti lettere, e dei nomi impronunciabili (stykkisholmur, eyjafjallajokull), dove tutto è "semplicemente" chiamato ilpaesechesiaffacciasulfiordodietrolacollina, ilpaeseallependicidelvulcanopincopallo, ilpaesedelfiordodellebalene... la terra delle eruzioni, che portano via case, ponti, vite, che oscurano il sole, che sciolgono ghiacciai, che formano isole, che bloccano il mondo, ma che creano anche idee, ispirando persone, rendendo il cataclisma un'occasione, un'opportunità... la terra delle nuvole, dalle molteplici forme, del vento, sorprendentemente forte, e del sole, che offre incredibili scorci, chiaroscuri, ombre, arcobaleni, riflessi, controluce... la terra delle fenditure, delle fratture, delle porte, ingressi verso il centro della terra, verso cascate maestose, crateri, pozze d'acqua calda, torrenti ghiacciati... e poi vulcani, fumaiole, gyser, faraglioni, pulcinella di mare, foche, fiordi, balene, iceberg, fanghi bollenti, magma, laghi, i dicco, la passera scopaiola, la sterna artica, la dorsale oceanica, le colate a fune, la lava AA (ahi ahi)...


e noi, le nostre little Italy in piscina, le cazzate da bar, le battute sottili, le imboscate per il bagno, il "mi fai una foto", il dividersi il pranzo, lo spartirsi le camere, il russare impietoso, il fulmaro curioso, il ridere senza freno, il gatto nero che ci passa davanti, lo sfrecciare su strade sterrate, le pause caffè, il vestisti svestiti, copriti scopriti, prendi riponi la macchina fotografica, il mordi e fuggi dei fuochi d'artificio, l’attendere l’aurora boreale, l'attraversare un torrente a piedi nudi, il passare sotto i resti di una frana, lo stupore dei visi, il porsi senza timori, il capirsi senza parlarsi…


e poi ci sono io, che cammino nell'oceano, che cerco la vetta, che corro per guadagnare tempo, che salto da una roccia all’altra, che non mi tiro mai indietro, che offro le mandorle, che disegno sui guestbook, che scrivo "and now I walk into the wild", che cerco un tesoro da riportare in italia, che tentenno davanti allo squalo marcio, che bevo il brennevin, che mi scopro eroe di giornata, che mi avventuro in terre sconosciute, che mi inzuppo in un prato di lupini, che in cima ad una cascata mi isso su una colonna di basalto, che ritorno ragazzo, e sono tutt'uno con la natura... io, che mi sento felice da scoppiare, e ringrazio tutti.

è un viaggio incredibile, e quando pensi di aver visto tutto vieni nuovamente sorpreso... c'è sempre una cascata più alta, un arcobaleno più intenso, un ghiacciaio più esteso, una collina più colorata, un vulcano più irrequieto, un luogo nascosto e segreto che ti aspetta dietro ogni angolo. y

csxqp: lamb - "gabriel"