tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

venerdì, giugno 21, 2013



e così eccoci pronti per un nuovo progetto: l'idea è quella di virare verso il documentario e affrontare, declinandolo in tutte le sue sfaccettature, il tema della bicicletta e della mobilità su due ruote in una città come milano, solitamente ostile ai pedalatori incalliti.
l'anno scorso pubblicai su queste pagine la primissima versione della sceneggiatura di stagnola: anche questa volta intendo rispettare questa piccola tradizione, un po' per scaramanzia, perché tutto sommato aveva portato bene (nel senso che siamo poi riusciti a concludere come volevamo il videoclip e il cortometraggio) e un po' perché il testo che costituisce l'ossatura della mia ipotesi è un insieme di cose che io e y abbiamo scritto, qualche anno e molti post fa, proprio su questo blog. perciò ecco qui un'ipotetica traccia per questo nuovo progetto, e non solo una: il mio fervido delirio creativo si è spinto a partorire ben due possibili modalità di realizzazione, una lunga e davvero ambiziosa, più strettamente documentaristica, e una più breve, probabilmente più semplice da realizzare e forse più simile ad un cortometraggio.
attendo come consuetudine critiche impietose e pesanti sforbiciate, perché sono consapevole che, come allora, ciò che alla fine poi davvero gireremo sarà radicalmente diverso dalla versione comparsa su queste pagine. ma va bene così, l'importante è dare la scintilla all'ispirazione, e avviare la corsa con la prima pedalata.
perciò gonfiate le ruote, oliate la catena e salite in sella, fra poco si parte! f

csxqp: paolo conte - bartali

martedì, giugno 04, 2013



questa città, mi dicevi, è un sacchetto di plastica stretto intorno alla testa, che più si prova a respirare forte e più manca l'aria e ci si sente soffocare, ed io come sempre mi faccio liquido, non ci sono limiti ai miei sogni e questo chissà perché a volte mi mette ansia. gli amici mi tengono sveglio per dirmi che aspettano un figlio, o che si sono innamorati, o semplicemente che l'amore è un gran casino, e io dormo troppo, vorrei abbracciarli tutti anche se il più delle volte non so bene cosa dire e non faccio niente, e mi sento sempre in ritardo, succedono tante cose e io dormo, sempre, anche il pisolino dopo pranzo. per la rivoluzione c'è sempre un domani, il mio cervello è in frigo vicino a fondi di bottiglie di vino che non so capire e a un pezzo di formaggio scaduto da giorni. mi aggiro circospetto fra i piani tariffari per poterti dire che ti amo quando sei lontana, ma mi sento irrimediabilmente un cretino, come mia nonna davanti a un computer, non riesco a star dietro al presente figuriamoci al futuro. mi illumino a guardare le montagne e mi sorprendo nel trovarle così incredibilmente belle e non so nemmeno bene perchè, come se non le avessi mai viste prima, i miei amici di un tempo non sembrano per niente invecchiati e questo almeno un po' mi conforta. non ho ancora capito bene se maledire o ringraziare il mio lavoro, gli spazi via via si riducono, mi libero a malincuore degli oggetti accumulati e della loro storia per fare posto a speranze non ancora occupate e a strutture grammaticali complesse. il tempo accelera così velocemente che ho la nausea, mi cola sempre il naso, l'estate è una promessa di progetti senza risposta, provo a fuggire con la bici in lunghi giri senza costrutto da questa eterna e invadente postadolescenza. mi manca l'idea del fare un passo indietro per poterne fare tre in avanti così alla fine resto sempre fermo, faccio liste lunghissime delle cose che non mi piacciono di me illudendomi di poterle tenere sotto controllo. rastrello i pensieri in mucchi sparsi e comunque disordinati che un vento beffardo insiste a sparpagliare. f

csxqp: the pogues & kirsty maccoll - "miss otis regrets / just one of those things"