tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, ottobre 07, 2013



le castagne, i fuochi d'artificio, una macchina fotografica con troppi bottoni. mille romanzi, e poi, più tardi, mille film, forse di più, e comunque mille cose da raccontare su tutto, dal vettore nabla a federico secondo. i momenti di rabbia e quelli di tristezza, i cavi elettrici, il camper, e i buchi bruciacchiati sui golf. l'arrocco e il nascondersi su una torre. la tosse e l'ironia dissacrante. i castelli di lego, lo scotch a tracciare viaggi su un mappamondo e un cavallo fra la sala e la camera. il chili con carne il peperoncino e la frontiera di tijuana, le cipolle e la puglia infinita, le cozze i totani e i portici. mi aggiusti la luna? f

csxqp: billy bragg - "tank park salute"

giovedì, ottobre 03, 2013



cos'è, cosa non è, cosa sarà, è una scritta, è pennarello, o è vero?
figure stilizzate, il morso di una vipera, asterischi, stelle egizie, o celesti, o di una bandiera, occhi di ragazza, fanali accesi, ypsilon barrate, rune, simboli ancestrali, follia di un momento, qualcosa da ricordare, e da dimenticare...

nel mio credo il tatuaggio esiste solo se racconta una storia, se ha significato, se porta con se un ricordo... è una cicatrice, fisica e mentale, perché rimanda a un qualcosa, fatto di sofferenza, sentimenti, dolore, ma che non voglio perdere, cancellare. nel tatuaggio, e nel dolore che genera, trovo piacere, e la pace... finalmente un qualcosa di fisico, in contrapposizione all'emotivo, a tutto quel dolore che non ha riscontro, se non nel petto, nello stomaco, e nella mente... fa male, ma è un dolce soffrire, finalmente... in quel momento si chiude una storia, si mette un punto, e la vita ricomincia, libera da demoni.

adesso nessuno mi potrà togliere ciò che è stato, perché è tutto scritto lì, rinchiuso in quei due segni, e così posso non preoccuparmene più, e andare avanti, voltando pagina. y

clxqp: nicolai lilin - "storie sulla pelle"

martedì, ottobre 01, 2013



così lei se ne andò, chiudendo gentilmente la porta, e io rimasi immobile, a fissarne la maniglia, in piedi, nel centro della stanza. succede sempre così, un periodo finisce e non ti capaciti mai che possa essere finito. avevo freddo, cercai qualcosa a maniche lunghe, mi feci largo fra magliette e bermuda e in fondo all'armadio trovai una giacca sgualcita. la indossai e scesi di corsa a cercarla, forse non era ancora troppo tardi. la trovai che aspettava alla fermata del tram, capelli spettinati e gonna a fiori. ciao, ciao, posso fare qualcosa per trattenerti, mi sa di no, ma dove andrai adesso, verso sud, ci rivedremo, penso di si. arrivò sferragliando il novantasette sbarrato, prima di salire lei mi gridò che dovevo smetterla di sprecare il mio tempo, io come al solito non capii e dissi solo eh? prima di vederla girarsi e sparire. mi girai anche io, il vento soffiava lontano i miei pensieri ingialliti. tornai a casa, chiusi la porta, fissai ancora per un po' la maniglia. l'estate se ne era andata. alzai il bavero della giacca. f

csxqp: belle and sebastian - "a summer wasting"