tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

martedì, settembre 13, 2016



piccolo post di servizio per dirvi che qualche giorno fa sono stato qui ad aachen ad una piccola rassegna cinematografica dedicata a film sulla bicicletta: è una manifestazione che avevo già notato l'anno scorso, ma solo quest'anno ho scoperto che in realtà è un appuntamento fisso che si tiene ogni secondo weekend di settembre. la rassegna è stata molto interessante, fra le altre cose c'erano un interessante cortometraggio sulla vita che ruota intorno ad una ciclofficina di amsterdam e un bel documentario sulle vicende di un gruppo di ciclocorrieri di losanna, entrambi presentati in lingua originale con i sottotitoli. mi è venuto in mente che il nostro corto non avrebbe del tutto sfigurato: sicuramente dal punto di vista della qualità tecnica la differenza sarebbe evidente, ma un punto di vista strettamente poetico-espressivo sicuramente no. la faccio breve: ho avuto la faccia tosta di presentarmi a quelli che hanno organizzato l'evento dicendo che sono un appassionato delle due ruote e che insieme a due cari amici ho girato anche io un corto sulla bicicletta, e che mi sarebbe piaciuto sottoporglielo in vista della rassegna del prossimo anno. mi hanno preso inaspettatamente molto sul serio, e mi hanno ribadito più volte di essere molto interessati a scoprire nuovi autori (al che non ho potuto fare a meno di schernirmi: autori, che parolone, non esageriamo). fatto sta che, nonostante abbia cercato di spiegare quanto la nostra opera fosse principalmente permeata di divertimento e dilettantismo, hanno voluto il mio indirizzo mail e chissà, forse mi contatteranno per una delle loro prossime iniziative. ecco, sarebbe bello, sognare non costa nulla, e nel dubbio ho già iniziato a scrivere i sottotitoli! f

csxqp: alessio lega - "inno anarcociclista"

martedì, settembre 06, 2016



desueto (aggettivo)
significato: caduto in disuso, non più usato (ma anche: disabituato)
etimologia: dal latino desuetus, participio passato di desuescere (disabituare, disavvezzare)
esempi di utilizzo: una parola desueta, un'espressione desueta

se avessi più tempo da perdere di quanto io non ne stia in effetti già perdendo mi piacerebbe affittare uno spazio e aprire il museo delle parole desuete: un museo cioè che, invece di quadri o opere d'arte, ospiti le parole che non vengono più usate, fuori moda, sottovalutate e dimenticate in soffitta dall'italiano odierno, inevitabilmente contagiato, maltrattato e isterilito dalla frenesia comunicativa dei nostri tempi.
recrudescenza, cruccio, spassoso, nocumento, obnubilato, imperscrutabile, cospicuo.
certo, anche i neologismi sono affascinanti, ma le parole desuete mi sembrano più preziose, perché sono a rischio di estinzione. sarebbe bello dunque vederle ripulite dalla polvere, per essere ammirate e riscoperte: per ogni parola un'immagine che la rappresenti, anche in modo del tutto astratto, e una didascalia che ne indichi significato, etimologia ed esempi di utilizzo. niente di pretenzioso o ricercato, niente dialettismi puri (tipo sgarruppato, o sfitinzia), e nemmeno termini tecnici o specialistici (tipo mesmerizzato, o solipsista), solo vecchie rugose parole piene di fascino che tutti sicuramente conoscono, ma nelle quali al giorno d'oggi, per un motivo o per l'altro, non è più così facile imbattersi.
garrire, sbacalito, acrimonia, farraginoso, battigia, raggricciato.
idea bislacca? (ecco, altra parola desueta). probabilmente si, ma a me un museo così piacerebbe molto visitarlo. le parole desuete mi appassionano, è una questione di sonorità e sfumature di significato: così ogni volta che per caso ne incontro una provo una particolare soddisfazione. è una passione che si è acutizzata da quando vivo all'estero e mi ritrovo ad avere a che fare con molteplici lingue diverse: prima non me ne accorgevo o lo davo per scontato, ma l'italiano è una lingua davvero meravigliosa, maledettamente complessa, sicuramente più di molte altre, ma piena di indiscutibili pregi: è molto più scorrevole del tedesco, è molto più ricca e suggestiva dell'inglese, è molto più elegante dello spagnolo. ed è una lingua che con rammarico sono consapevole di usare male, spesso con poca fantasia, e di appiattire su pochi termini, senza sfruttarne appieno le potenzialità.
solerzia, recalcitrante, sollucchero, immarcescibile, ottemperare, pedissequo.
se conoscete qualche bella parola desueta e vi va di condividerla scrivetela nei commenti! f

csxqp: francesco guccini - "parole"