tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

venerdì, maggio 29, 2009





da ormai qualche settimana sono iniziate le riprese del cortometraggio indipendente e low low budget in cui mi trovo a collaborare in veste di aiuto regista. un film davvero ambizioso, per essere un corto: una storia torbida e misteriosa con tante scene, tanti attori, tanti preparativi, tanti personaggi da caratterizzare, tanti stacchi di montaggio, tanto casting, tante comparse, diverse location, qualche effetto speciale e, ovviamente, una quantità smodata di imprevisti. il tutto tenuto insieme da fil di ferro, spago, un pò di sputo, buona volontà e tanta passione, avventurosamente in bilico fra la pazzia e l'impresa eroica.
avere in testa una scena (conciliandola con quella che ha in testa il regista) e fare tutto il possibile per ricrearla e renderla concreta e riprendibile da una cinepresa è un'esperienza senza dubbio faticosa, ma davvero molto divertente. perché azionare il primo ciak, urlare "scena quattro campo lungo prima", attendere il silenzio e vedere la magia del cinema dipanarsi, già svelata, sotto i miei occhi, dietro la videocamera, è qualcosa di incredibilmente affascinante. e la magia del cinema, per come ho avuto il piacere di scoprirla, è fatta di luci montate su materiali di fortuna, di cambiamenti dell'ultim'ora per far combaciare la sceneggiatura ai pochi e precari mezzi disponibili, di ottimi attori che devono dare tutto in poche battute ripetute fino alla nausea, di senso drammatico spremuto da ogni luce ogni inquadratura ogni costume ogni ambientazione ogni movimento, di estenuanti prove di rifinitura, di una finta parete di carta tenuta su con lo scotch che ogni tanto cade, di un microfono fissato su di una scarpa (in mancanza di meglio), e infine di tante persone, ognuna con la propria creatività e un pezzetto di sè da far combaciare per comporre questo puzzle.
confesso che era nell'elenco delle "cose che mi sarebbe piaciuto fare nella vita ma che mai avrei immaginato di fare per davvero", girare un film ed essere parte dell'impeto creativo di una troupe cinematografica. pur senza facili illusioni sono molto curioso di vedere dove questo film andrà a finire, se alla fine ne uscirà un bizzarro progetto strampalato o se ne verranno premiati l'incoscienza, il coraggio e la passione.
continuo dunque, chissà alla fine come e perché, a veleggiare ai bordi dell'arte, sospinto dal vento dell'ispirazione: attore, musicista, scrittore, web designer, giocatore di basket (perchè il basket, si sa, è arte), e ora cineasta : ho così incredibilmente aggiunto un altro tassello alla mia ormai polivalente dimensione di artis
a: basta, ti prego. non dire più nulla.
f: eh?
a: scusa l'intromissione, sono stata un pò brusca, lo ammetto, di solito non faccio così. ma la parola che stavi per dire non andava bene. dovevo fermarti e correggerti.
f: che vuoi dire?
a: che ti ho appena salvato dal pronunciare una gran cazzata. passi per tutte quelle stupidaggini sulla magia del cinema, ma questa no, non te la faccio dire.
f: (spazientendosi) non ti capisco.
a: (ridacchia) lo so, sei un pò tonto, come al solito.. lasciami spiegare: dici di essere uno scrittore, ma chiediti perché il tuo racconto non sia stato pubblicato. vuoi saperlo? perché era un pò una schifezza, ecco perché. e questo blog lo leggono solo due o tre persone, perché ti vogliono bene, e basta. e poi: non basta zappare delle corde per dire di essere un musicista: i suoni che produci sono davvero indecenti, arrecano dolore al tuo ukulele e alle persone che ti stanno vicino. e solo perché sono buona non farò commenti su di te come attore, la pietà mi impone il silenzio, e stendo un velo pietoso anche sul tue abilità cestistiche, ottime al massimo per scaldare panchine.
f: (resta interdetto, gli occhi persi nel vuoto)
a: e mi spiace dirtelo, ma per il tuo fantomatico ruolo da aiuto regista vale esattamente lo stesso discorso.
f: quale discorso?
a: ora ci arrivo. quello che ti voglio dire è che in tutte queste cose tu hai solo un pò di tecnica, e a grandi linee, ma nient'altro. sai mettere te stesso e le tue idee dentro le coordinate di un mezzo espressivo, a volte riesci perfino a interpretarle in modo non del tutto banale, ma insomma...
f: insomma cosa? vieni al dunque.
a: insomma: per ora hai una dimensione solo, diciamo, di potenzialità espressiva. ma non hai certo una dimensione estetica. in parole povere: la bellezza abita altrove.
f: (risentito) ah grazie!
a: (imperturbabile) prego. e ringrazia che ho fatto finta di darti fiducia dicendo "per ora". brutalmente: sei un artigiano, non un artista. dici di veleggiare ai miei bordi, ma lasciatelo dire, in realtà sei ben lontano da toccar terra. e la tua ispirazione mi sembra in perenne bonaccia.
f: hai finito di insultarmi?
a: no. sono stata fin troppo gentile. la verità è che sei pure pigro. ammettilo. vuoi un esempio, musicista dei miei stivali? scrivi canzoni ma non hai la più pallida idea di cosa sia un cadd9 o un dsus4. vero?
f: certo che lo so cosa sono: per il cadd9 bisogna mettere il primo dito sul terzo tasto... o era il terzo dito sul primo tasto, o era..... vabbè, cazzo, non lo so.
a: vedi? sei la versione semplificata di rise. sei l'armonica suonata a casaccio. sei un creatore di siti tutti uguali. in una parola: sei pigro. e la pigrizia non si addice ai veri artisti. e lasciatelo dire, la tua fantomatica presunta ecletticità con i mezzi espressivi mi sembra tipica di chi in realtà fa tutto un pò per caso.
f: ho il sospetto che tutto questo risentimento derivi dal fatto che il film polemizza con te: sei corrotta e chiusa nel tuo autocompiacimento, e non osi accettare all'interno della tua cerchia chi in realtà non chiede altro che esprimere se stesso e raccontare qualcosa, senza ricompense. nel loro piccolo anche questi gesti sono artistici, penso.
a: non dire stupidaggini, me ne sbatto del film. semplicemente non sopporto che tutti ormai si sentano artisti con la a maiuscola quando invece non lo sono e farebbero molto meglio ad andare a lavorare. fai quello che vuoi, ma non farlo in mio nome.
f: sai che ti dico? sei solo una stronzetta saccente snob.
a: e tu un inutile ipocrita incapace.
.......

ho così incredibilmente aggiunto un altro tassello alla mia ormai polivalente dimensione di artigiano, dunque. f

csxqp: caparezza - "iodellavitanonhocapitouncazzo"

domenica, maggio 03, 2009





[G] tre anni possono sembrare [C] pochi
[G] invece penso siano un bel [F] traguardo
[G] li festeggiamo come sempre in [C] ritardo
[G] siamo [C] i soliti [D] sbadati, [G] siamo [C] i soliti [D] sbadati

abbiamo un nome da fumatori disperati
ma tabacchi è la nostra casa, è un'idea
è l'amicizia che si inventa e si crea
ispirata da un pallone, ispirata da un pallone

perchè squadra è la nostra dimensione
e in un parco circondato dallo smog
abbiam pensato che ci voleva un blog
son tre anni e sembra ieri, son tre anni e sembra ieri

tre anni di parole e di pensieri
raccontati con grande sentimento
non sembra ma siam gente di talento
o almeno ci proviamo, o almeno ci proviamo

così da tre anni descriviamo
ogni strada ogni corsa ogni viaggio
ogni illusione, delusione ogni miraggio
ogni nostra paranoia, ogni nostra paranoia

ogni ansia, ogni urgenza, ogni gioia
ogni sorpresa ogni disgusto ogni paura
quel che siamo insomma, e ogni singola avventura
ogni conquista ogni affanno, ogni conquista ogni affanno

perciò mio caro blog buon compleanno
e buon compleanno anche a voi miei cari amici
che avete reso questi tre anni più felici
questa canzone è per voi, questa canzone è per voi

anche se so che con il senno di poi
maledite quel giorno crudele
in cui mi avete messo in mano un ukulele
ora avete un bel problema, ora avete un bel problema

però anche questo piccolo poema
come ogni nota, ogni viaggio, ogni partita,
come ogni post è un pezzetto di vita
del nostro amato tfc, del nostro amato tfc

e non importa se saremo ancora qui
fra tre anni, fra trenta, o fra trecento
l'importante è che soffi forte il vento
a tener vivi i nostri fuochi, a tener vivi i nostri fuochi. f

csxqp: francesco guccini - "gli amici"