tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, settembre 09, 2019



è la prima volta, che mi nasce un parente.
no, non è vero, in realtà mi era già successo quando avevo quattro anni, ma era un'età in cui le magie e i fenomeni prodigiosi e stupefacenti accadevano continuamente e con molta semplicità, e in qualche modo facevano parte dell'ordine naturale delle cose.
beh, la cosa buffa è questa: ora che ho più di dieci volte l'età che avevo allora mi sono accorto di come certi avvenimenti, come appunto la nascita di un parente, che ora davvero dovrebbero far parte dell'ordine naturale delle cose, che sono perfettamente normali, quasi ovvi e prevedibili nel loro fisiologico accadere, facciano in realtà parte dell'ordine naturale delle cose soltanto in teoria, sulla carta, perché poi quando succedono sul serio si fa davvero fatica a crederci, ed è davvero sorprendente come si ammantino, magari con consapevolezza diversa ma sicuramente con identica intensità, della stessa magia e prodigioso stupore di allora. forse perché in più si portano dietro il lato affascinante dello scorrere del tempo, che normalmente è un tiranno sleale e bastardo, ma a volte rafforza le cose e le fa diventare più grandi, e attraverso i ricordi racconta le tappe, le radici, le prospettive, le distanze percorse.
ok, mi rendo conto che è quello che ho scritto è un po' contorto: quello che volevo semplicemente dire è che diventare zio, anche se purtroppo da lontano, è un'esperienza incredibilmente emozionante.

mia piccola nipotina, ti auguro di tener fede al tuo bellissimo nome e di essere sempre curiosa, di saper guardare lontano, ben oltre il tuo naso, e che l'orizzonte ti sia sempre sconfinato.
ti auguro di essere spiritosa e ironica, e di saper ridere di te e delle cose. spero che tu possa saperti sempre accorgere della bellezza di ciò che ti circonda. ti auguro la sensibilità, anche se a volte è un peso difficile da portarsi dietro, e l'empatia, che tu sappia aprirti agli altri senza averne mai paura.
ti auguro la fantasia, l'immaginazione e la capacità di pensare controcorrente. ti auguro di saperti ribellare, e di saper riconoscere le ingiustizie: di alzare sempre la testa e la voce quando ne vedrai una.
ti auguro la profondità negli occhi, e la dolcezza nei gesti. ti auguro insomma di avere un cuore grande così, e la capacità di saperti sempre meravigliare delle cose.
esattamente come sono meravigliato io, ora, nel saperti qui.
benvenuta! f

csxqp: paolo conte - "lo zio"