tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

venerdì, luglio 08, 2016


 
[Am7] [G] [F] [C]
[Am] [G] [F] [Em7]
[Am7]

[Am7] Wie Luftballons fliegen wir zu anderen [G] Wolken
[F] wir haben in unseren Koffern nur Luft [C] mitgebracht
[Am7] auf dem Weg gibt es manchmal die Stürme und manchmal die [G] Dornen
[D] wir folgen der Sonne, wie hoch wird es immer [Am7] gefragt.

[G] Guck mal wie viele [F] Ballons sind hierher [C] gekommen,
[G] der Himmel ist bunt [F] und die Luft, die wir atmen, [C] ist gleich.
[G] Guck mal wie viele [F] Ballons sind hierher [C] gekommen,
[G] der Himmel ist bunt [F] und die Luft, die wir atmen, [C] ist gleich.

[Am7]

Come palloncini partiamo e cerchiamo altre nuvole
nelle nostre valige di aria, solo aria compressa
spine e tempeste ci rendono il volo difficile
ma arrivare più in alto del sole è la nostra scommessa.

Guarda quanti palloni nel cielo, che contarli è impossibile
mille colori diversi, ma l'aria è la stessa.
Guarda quanti palloni nel cielo, che contarli è impossibile
mille colori diversi, ma l'aria è la stessa.


Σε σύννεφα νέα πετάξαμε εμείς σαν μπαλόνια
και μέσα η αποσκευή τον αέρα μας έχει
Σε καταιγίδες κόντρα πετάμε και πάνω απ’ αγκάθια
Στον ήλιο πετάμε πιο ψιλά δεν ξέρουμε αν πρέπει

για κοίτα πόσα μπαλόνια ήρθαν μαζί μας
πολύχρωμος ο ουρανός κι ο αέρας μας ίδιος
για κοίτα πόσα μπαλόνια ήρθαν μαζί μας
πολύχρωμος ο ουρανός κι ο αέρας μας ίδιος


Como globos buscamos otras nubes en el cielo sin fin
en nuestras maletas es un soplo de aire mas que suficiente
a veces hay espinas y tormentas que nos hacen sufrir
pero mientras podamos mantenemos el sol siempre de frente.

Mira a tu alrededor cuántos globos, somos mas de mil
mas de mil los colores también, pero el aire non es diferente
Mira a tu alrededor cuántos globos, somos mas de mil
mas de mil los colores también, pero el aire non es diferente


Like toy balloons we fly looking for other clouds
our suitcases are filled with air, as much as they contain
sometimes storms and thorns place in our hearts the doubt
but crossing the sky towards the sun is our aim

Look around how many balloons, they are a crowd
thousands of colors, but the air we breathe is the same
Look around how many balloons, they are a crowd
thousands of colors, but the air that we breathe is the same


sono sicuro che, visto il mio prolungato silenzio degli ultimi tempi sul fronte composizioni musicali, avete sperato con forza che avessi finalmente appeso l'ukulele al chiodo per ritirarmi definitivamente dalle scene, e concedere a lui il suo meritato riposo. sono d'accordo, se lo meriterebbe di sicuro, dopo tanti brutali maltrattamenti, ma mi spiace deludervi tutti, non è ancora giunto il momento: vi dovete beccare questa piccola canzone poliglotta, nata dalla collaborazione con un amico greco, e pensata per ukulele e chitarra (dove la chitarra, suonata ovviamente dal mio amico, serve principalmente a coprire lo strazio che infliggo al mio ukulele e ai potenziali ascoltatori). abbiamo scritto insieme la parte in tedesco, poi ognuno l'ha tradotta nel proprio idioma natio, e infine, mentre lui rifiniva la successione degli accordi, io ho sentito l'irrefrenabile bisogno di pescare dal repertorio delle lingue che so parlare male, e aggiungere le parti in spagnolo e in inglese. d'altronde l'idea era quella di dire qualcosa di vagamente poetico sul tema dell'emigrazione, e quello della lingua è ovviamente uno dei problemi fondamentali che ci si trova ad affrontare quando appunto ci si trova a volare verso un'altra nuvola: mi piaceva che la canzone rispecchiasse l'intrecciarsi di linguaggi di una piccola moderna babele come può essere aachen.
se morite dalla voglia di sapere come si legge la parte in greco, o se siete dei virtuosi dell'ukulele e avete l'ardire di cimentarvi con il complicatissimo la minore settima e non vi ricordate come si fa, trovate ovviamente tutto nella nostra cara vecchia pagina ukulele sul nostro sito.
mi sono divertito davvero molto a scriverla, perché provare a destreggiarsi con lingue diverse, mantenendo metrica, rime e significato (al netto degli errori e delle forzature, che avrò sicuramente commesso), è senza dubbio una sfida affascinante. nel portarla a termine ho avuto la sensazione che attraverso ogni lingua si riesca senza troppi problemi a rendere uno stesso concetto, ma solo a patto di doverlo esprimere con sfumature che a conti fatti sono inevitabilmente diverse: come se ogni lingua fosse davvero viva e si rifiutasse ostinata e ribelle di lasciarsi appiattire su una facile traduzione letterale, come se i mille colori dei palloncini si riflettessero inevitabilmente anche sulle parole e sui loro significati.
che poi questa diversità sia magnifica e che l'aria che respiriamo sia la stessa sono verità tanto banali quanto purtroppo di questi tempi troppo spesso dimenticate. f

csxqp: israel kamakawiwo'ole - "somewhere over the rainbow - what a wonderful world"

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page