tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

domenica, ottobre 01, 2017


i miei tempi sono lunghi, perché tutto va soppesato, ponderato, valutato, sia che si tratti di un acquisto che di un sentimento. c'è sempre da riflettere, pensare, interrogarsi: sto facendo la cosa giusta? ne sono sicuro? o sto correndo troppo? è la mancanza di leggerezza, il modo in cui troppo spesso affronto la vita, dal lavoro alle relazioni. guai a concedersi troppo, a lasciarsi andare, ad osare. meglio tenere un profilo pacato, modesto, e nascondersi, rendendosi invisibili. sono così, ma questa è la strada di chi ha deciso di buttarsi via, di perdersi qualcosa, di vivere a metà. se invece voglio essere felice, e dare una svolta a questa esistenza, forse è il momento di apportare qualche cambiamento. sinceramente non è una cosa che ho pianificato, non si è accesa nessuna lampadina, ma ora, guardandomi indietro, riesco a vedere che qualcosa sta succedendo… sono diverso. finalmente non ho più paura di seguire le mie idee, di chiedere cosa voglio, di farmi vedere, di parlare. mi innamoro, ci provo, faccio lo stronzo, mi ravvedo. l'idea che cullo è di poter rincasare ogni sera stremato, e addormentarmi vestito con la luce accesa.
in questa rivoluzione ho incontrato una ragazza, con cui confrontarmi, discutere, appassionarmi. mi piace, e non mi piace, la voglio, ma la respingo. mi allontano, e si avvicina. sono geloso, ma non ci esco. mi manca, ma la ignoro. non mi faccio trovare, ma la vorrei sentire. mi chiama, e non le rispondo. la vorrei avere vicino, ma non la invito. mi fa sorridere, ma anche incazzare. ha un carattere aspro, ma sa esser molto dolce. è tutto e il contrario di tutto.
le sto chiedendo molto, di avere pazienza, perché c'è ancora una parte di me che vuole capire, approfondire, avere la certezza, che quello che stiamo per iniziare ha senso. mi dice che a priori non si possono avere convinzioni, che le sicurezze si costruiscono col tempo, e che bisogna buttarsi, o forse affidarsi a quell'irrazionale mal di pancia, che ti fa intuire che la direzione è quella giusta. e allora seguiamo l'istinto, i sentimenti, il sogno di quello che potremmo essere e che ancora non siamo. y

clxqp: douglas coupland - "miss wyoming"

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