tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

mercoledì, gennaio 31, 2024

 

 

negli ultimi giorni abbiamo partecipato a due manifestazioni contro l'afd, il partito di estrema destra che qui in germania, soprattutto in alcune regioni, sta prendendo sempre più piede. un paio di settimane fa sono emersi incontri e contatti fra questo partito e alcuni movimenti neonazisti, con annessi piani deliranti per espellere e deportare la popolazione di origine straniera, ed è come se fosse suonato forte e chiaro un campanello d'allarme: la reazione è stata immediata, e le strade di tutto il paese, comprese quelle della città in cui viviamo, si sono riempite di persone estremamente preoccupate dalla piega che stanno prendendo gli eventi.
mi è sembrato davvero incredibile, entusiasmante e quasi commovente, vedere così tanta gente riversarsi fuori, manifestare, scrivere cartelli, sfilare e riempire le piazze con il proprio dissenso: una mobilitazione civile imponente e quantomai preziosa, soprattutto in questo momento storico, che vede buie idee malsane guadagnare consenso un po' dappertutto in europa. la cosa davvero bella, che riempie di speranza, è che non sono state manifestazioni di militanti e antagonisti, ma hanno visto coinvolta la società civile al gran completo: c'erano famiglie, e bambini (niente biscotti per i nazisti! fra le centinaia di cartelli che ho letto questo è uno dei miei preferiti), e anziani (le mitiche nonne contro le destre, immancabili), tutti a sfidare la neve e le temperature glaciali dei giorni scorsi, a camminare uno di fianco all'altro semplicemente per farsi argine, e ribadire un no netto, compatto e colorato in faccia alle più tristi e disastrose idee della storia.
così mi resta sempre l'impressione che i tedeschi abbiano saputo fare i conti con il proprio ingombrante e infame passato, e che siano perfettamente consapevoli che se quel passato è potuto accadere è perché nessuno ha osato dire niente quando era necessario, e che il momento per dire qualcosa è adesso, prima di correre il rischio che la storia si ripeta. non ci posso fare niente, è più forte di me, mi fa sempre uno strano effetto osservare tutto questo, e pensare che noi siamo ancora lì a interrogarci sulla legittimità del saluto romano, che siamo spesso così titubanti a condannare quello stesso passato, che siamo sordi a tutti i campanelli d'allarme, e che quelle idee lì le abbiamo messe al governo, incapaci di renderci conto che il voto di protesta, molto spesso, è un'imperdonabile cazzata. ho l'impressione che con il passare del tempo diventiamo sempre più cialtroni e sempre meno capaci di senso critico. ecco, mi lascia un sapore amaro in bocca, osservare un contrasto così stridente. f

csxqp: woody guthrie - "all you fascists"