tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

venerdì, dicembre 01, 2023

 


la prima volta che ascoltai questo gruppo non avevo ancora vent'anni, e lo intercettai risalendo e discendendo, sulla mia piccola canoa di ascoltatore affamato di musica, le forti correnti delle ispirazioni delle band che più mi piacevano allora. fu una scossa prepotente, una vera e propria folgorazione, e l'elettricità che attraversò allora il mio corpo non se n'è mai andata. chissà perché poi, per l'appunto: la domanda del mio ultimo post aleggia sempre con curiosità sospesa sulle cose che finiscono per appassionarmi.
fatto sta che la simpatia che mi lega alla voce e all'anima di questo gruppo mi ha accompagnato ormai per più di metà della mia vita, ed è passata dal più fervente ed esaustivo collezionismo di qualsiasi album in cui compaia (cd, ovviamente, ma ci sono pure un paio di vinili appesi alle pareti), fino al compilare le voci di wikipedia delle band minori di cui ha fatto parte (sconosciute, va detto, esattamente come la sua band più famosa). sono stato felice di essere riuscito a vederlo dal vivo, in un'estate torrida di promesse di ormai innumerevoli anni fa, barcollante e scompaginato come al solito, e capace con la sua voce impastata e abrasiva di dare anima a una delle band che più ho amato nella mia vita.
la prossima guinness che mi capiterà fra le mani me la scolerò alla tua salute, vecchio folle ubriacone, ribelle senza denti, poeta sgangherato. f

csxqp: the pogues - "sally maclennane"