tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

venerdì, dicembre 07, 2018

Dopo averne parlato per almeno due decenni, e dopo mille ripensamenti, tentennamenti, dietrofront, è infine giunto il momento. per fare questo passo ho atteso quarant'anni, anche se ancora adesso non sono veramente convinto fosse necessario, ne che effettivamente ne avessi bisogno. forse l'incrocio astrale era propizio, forse qualcuno segretamente spingeva affinché lo facessi, forse l'occasione era irripetibile, o forse semplicemente volevo chiudere questo capitolo e passare oltre. poco importa quale sia stato il percorso che mi ha portato qui, ora, perché ci siamo, e con immensa soddisfazione sono finalmente possessore di una autovettura Mini.


Incredibile ma vero. ripensandoci alla fine è stato un attimo, una firma su un assegno. il sogno è stata cullato per moltissimo tempo, da quando ho memoria, ma nell'atto pratico tutto si è risolto in una decina di minuti, il necessario per compilare due documenti. quanto è accaduto è spiegabile come una rapida incontrollata casuale successione di eventi. non mi si doveva lasciare il tempo di pensare, riflettere, dubitare. e così un caso inaspettato e fortuito si è trasformato nell'acquisto più costoso della mia vita. tutto ha avuto inizio un venerdì sera scialbo, sul divano a cincischiare con il cellulare, e l'idea di dare una sbirciata, senza impegno, ad un sito di auto usate. un'operazione che saltuariamente facevo, non tanto perché volessi veramente accingermi all'acquisto, o fossi realmente alla ricerca di un'auto, ma per curiosità, cultura personale, conoscere il mercato, vedere i prezzi, e un po' anche sognare. impostati i parametri, spulcio gli annunci, scorro le immagini, e poi cavolo, trovo quello che non mi aspetto, quello che ho sempre cercato, ad un prezzo abbordabile, in una concessionaria vicina… che fare adesso che la possibilità da fantasiosa è diventata reale? è vero che dovrei andare a Monza, percorrere in bici quei trenta chilometri, su una statale non troppo bella, ma domani è sabato, se non piove potrei provarci, in fondo cos'ho di meglio da fare? niente, e così di buon'ora, armato di grande vigore, parto alla conquista, pedalo pedalo e pedalo, orientandomi a naso, cercando la via, finché non trovo la concessionaria. lego la bici, fuori, ad una certa distanza, facendo attenzione a non esser visto, ed entro. l'attesa è snervante, perché un venditore mi segua devo aspettare, ma poi arriva il mio turno, chiedo dell'auto, scendo in garage, basta un'occhiata, è mia. non la provo neanche, non tratto sul prezzo, non voglio altro, se non acquistarla. dallo zaino tiro fuori il libretto, pago quanto richiesto, tornerò fra una settimana, per il ritiro, grazie e buona giornata. è stato tutto così, improvviso e frenetico, rapido e indolore. preso dal turbine degli eventi ho agito meccanicamente, quasi da automa, come fosse già stato tutto deciso, come stessi recitando un copione già scritto. non posso neanche dirvi di esser uscito euforico, ne di aver fatto salti di gioia. mi ci sono voluti giorni per metabolizzare l'accaduto, per rendermi conto di quanto successo, e sorridere.
ancora adesso ne ignoro la cilindrata, non so quanti cavalli abbia, come associare il bluetooth, se abbia il navigatore, o perché ancora non possa pagarne il bollo, ma è bella, sportiva, aggressiva, cattiva. profuma di nuovo, il motore è scattante, il profilo tagliente. l'assetto è rigido, il sedile avvolgente, gli interni curati ma essenziali. è veloce, esuberante, irresistibile. è la brace che arde sotto la cenere, è la quiete prima della tempesta.

In cuor mio so che la decisione di acquistarla l'ho presa a diciott'anni. ho sempre pensato che se avessi comprato un'auto quella non sarebbe potuta esser che questa, una mini, cooper, british racing green, e così è stato. y

clxqp: stephen king - "la lunga marcia"

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