tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

sabato, dicembre 03, 2016



qualcuno voterà no perché renzi gli sta sul cazzo.
qualcuno voterà no anche se ha paura di ciò che verrà dopo renzi, perché al peggio non c'è mai limite.
qualcuno voterà no perché i partigiani, la cigl, i costituzionalisti.
qualcuno voterà no nonostante la lega, forza italia, il movimento cinque stelle.
qualcuno voterà no perché gli hanno mozzato la mano sinistra.
qualcuno voterà no perché due camere sono più difficili da tenere sotto controllo.
qualcuno voterà no perché l'italia è una repubblica fondata sulle cose che non funzionano, o che funzionano male.
qualcuno voterà no perché ha colto l'ironia di un parlamento votato con una legge elettorale incostituzionale.
qualcuno voterà no perché non si fida dei cambiamenti.
qualcuno voterà no perché non è il momento giusto.
qualcuno voterà no perché gli piaceva solo il venti per cento della riforma.
qualcuno voterà no perché aveva già votato no dieci anni fa.
qualcuno voterà no perché se il bicameralismo è già perfetto che bisogno c'è di cambiarlo?
qualcuno voterà no per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
qualcuno voterà no perché non ha capito cosa sia il cnel ma di questi tempi è meglio non buttare via niente.
qualcuno voterà no perché gli hanno detto che chi è contro vota sempre no.
qualcuno voterà no perché tanto i soldi risparmiati se li intascherebbero comunque in qualche altro modo.
qualcuno voterà no perché c'è già stata la brexit, e trump, e il mondo ha già fatto abbastanza scelte sbagliate.
qualcuno voterà no perché la costituzione è probabilmente l'unica cosa che ci ha lasciato la politica di cui andare veramente orgogliosi.

in quanto cittadino che si trova all'estero ho già votato da qualche settimana per il referendum costituzionale di domani. ho votato no, per alcuni dei motivi elencati scherzosamente sopra, cercando di riflettere il più possibile a fondo sulla mia scelta.
ma in quanto cittadino che si trova all'estero, cioè in quanto uno che vede le cose che succedono in italia comunque sia da lontano, nel bene e nel male, ho avuto la percezione che un referendum con un tema così importante sia stato svilito e trascinato nel solito pantano, complice un periodo quantomai fumoso, confuso e contraddittorio per la politica italiana: invece di essere l'occasione di una riflessione davvero seria sull'assetto della nostra repubblica questo referendum è stato solo l'ennesimo pretesto dei partiti per racimolare consensi e trarre vantaggio da eventuali modifiche dei rapporti di forza.
certo, l'ipotesi del volo è ora più che mai fuori questione, nel pantano i gabbiani annaspano con le ali ricoperte di fango. ma mi chiedo spesso se mai arriverà un momento in cui la politica, (compresi noi cittadini, che la osserviamo dall'altra parte dello specchio) smetterà per lo meno di attraversare ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana. f

csxqp: giorgio gaber - "qualcuno era comunista"

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