tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

sabato, dicembre 18, 2021

 

 

c'è un incrocio non lontano da dove lavoro che è particolarmente antipatico: la svolta a sinistra è impedita dal flusso costante di auto proveniente dalla direzione opposta e da un semaforo verde decisamente troppo breve, e in alcune ore della giornata occorre davvero un sacco di tempo per lasciarselo alle spalle. in questo periodo che esco dal lavoro prima del solito mi è capitato molto spesso di rimanerci invischiato, e di maledirlo a lungo. da un po' di tempo mi era venuta la tentazione di recuperare in altro modo la via di casa, tirando dritto invece di svoltare a sinistra, attraverso un percorso di cui non sapevo nulla, ma puntualmente una serie di tentennamenti inopportuni facevano capolino: chissà dove vado a finire, e se poi mi perdessi? probabilmente allungo e basta, magari ci saranno altri incroci come questo, forse pure peggiori, non ho nessuna voglia di stare in macchina più del tempo necessario, ho fame, al diavolo gli esperimenti, mi tengo lo sconforto, resto qui in coda.
ho tentennato, ho tentennato e ho tentennato ancora, e poi un giorno in cui l'incrocio sembrava essere più congestionato del solito ho fatto un tentativo: ho scoperto che non c'era traffico, pochi semafori, non mi sono perso, ci ho guadagnato un valido percorso alternativo per tornare a casa e ho pensato: perché diavolo non l'ho fatto prima?

mi sono recentemente imbattuto, in uno dei miei negozi di dischi preferiti, in un album che a prima vista mi aveva incuriosito molto: in copertina un disegno colorato inquietante ma pieno di stile, mezza raccolta di singoli e mezzo live, realizzato da una band di cui non sapevo nulla, e che mi pareva di ricordare fosse stata, in qualche oscura recensione letta parecchi anni prima, vagamente accostata ad uno dei miei gruppi preferiti. visto che in questo periodo passo molto tempo in macchina (vedi sopra) e adoro scandire i viaggi da e verso il lavoro con buona musica, mi era venuta la tentazione di comprarlo e dargli una possibilità, ma poi eccoli lì, ancora loro, i puntuali e inopportuni tentennamenti: e se poi non dovesse piacermi? ho già così tanti cd che non so quasi più dove metterli, non ho bisogno di accumularne altri, forse non è questa la band che ricordavo, al diavolo gli esperimenti, semmai lo cerco su youtube, non lo prendo, lo lascio qui.
ho tentennato, ho tentennato e ho tentennato ancora, l'ho preso in mano, l'ho trascinato in giro per il negozio, l'ho rimesso giù, l'ho ripreso, l'ho rilasciato. poi alla fine qualcosa mi ha fatto propendere per l'acquisto (il prezzo veramente basso, forse, oppure la presenza dei testi nel libretto): ho scoperto che è un bel disco, molto particolare, effettivamente c'è qualcosa che a suo modo ricorda il mio gruppo preferito, ci ho guadagnato la scoperta di una band che non conoscevo e ho pensato: perché tutti quei dubbi?

un amico intenditore e appassionato di salse mi ha detto che qui in germania una famosa catena di supermercati produce una maionese davvero speciale, fra le più gustose e delicate al mondo, e ha recentemente provato a convincermi di quanto fosse meraviglioso metterla sulla pizza. ho tentennato, ho tentennato e ho tentennato ancora, ma nemmeno poi tanto in realtà, perché detesto la maionese, e metterla sulla pizza mi sembra un gesto più barbaro che meraviglioso, e non credo che lo farò mai.
però quest'esempio estremo è solo l'eccezione che conferma gli altri due, e che mi porta dritto ad annotare questo piccolo promemoria per piccole indecisioni future: smettila di tentennare e, nel dubbio, prova. f

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