tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

sabato, marzo 28, 2020



vedi un po' come sono imprevedibili a volte le cose, laddove in più di quarant'anni hanno fallito la forza di volontà, la maturità, la consapevolezza e la capacità di sapersi rendere attraenti (tutte cose a me storicamente e fondamentalmente estranee), ha potuto in poco più di un mese il coronavirus con il suo corredo di ansie e paure da contagio, e le raccomandazioni preoccupate di chi mi ama e mi vuole bene. ecco, ci voleva una pandemia globale con i suoi effetti devastanti per farmi riuscire nell'impresa di smettere di mangiarmi le unghie.
impresa non da poco, visto che si tratta di un vizio che mi portavo dietro praticamente da sempre: dacché ho memoria non ricordo di aver mai visto niente di bianco sulla punta delle mie dita. devo dire che non mi ha mai interessato approfondire le cause e le circostanze del mio essere onicofago, per sapere quali ansie e disagi nasconda, e probabilmente si tratta solo del sintomo più evidente di una malcelata e perenne insicurezza. però questo sintomo fin da quando ero bambino si è trasformato in una naturale abitudine, un'erosione costante delle mie dita che ha finito per essere parte integrante di me e della mia esistenza, tanto che ormai da tantissimo tempo avevo smesso del tutto di farci di caso, accantonando il problema (anzi, smettendo semplicemente di percepirlo come tale) e buttandolo definitivamente con un calcio, insieme ad altre cose, sotto il tappeto della rassegnazione. non che poi, in effetti, fosse un problema così grave.
e invece, chi l'avrebbe mai detto, alla fine si possono vincere anche le battaglie date per perse, e il supporto e l'incoraggiamento di chi mi è accanto è stato fondamentale. tutto sommato è stato meno difficile del previsto, ma mi accorgo lo stesso di quanto non riprendere il vizio non sia affatto facile, soprattutto quando sono soprappensiero: è una piccola lotta quotidiana, e spero davvero di non ricominciare. beh, non voglio certo dire che le mie unghie siano ora perfette, i segni lasciati da decenni di rosicchiamenti ossessivi e convulsi non si cancellano dall'oggi al domani, e le mie mani restano ben lontane dall'essere anche solo vagamente attraenti. però ecco, ora sono meno ripugnanti, questo si, si può dire, non credevo che ce l'avrei mai fatta, ed è una bella conquista.
non ho storie di quarantena sul tempo reinventato e riscoperto, né riflessioni profonde sulle cose imparate dall'isolamento, anche perché per via del lavoro non sono ancora mai stato a casa un solo giorno in più. però ho questa piccolissima nota positiva e volevo condividerla, in questi tempi davvero difficili. f

csxqp: giancane ft. rancore - "ipocondria"

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page