impresa non da poco, visto che si tratta di un vizio che mi portavo dietro praticamente da sempre: dacché ho memoria non ricordo di aver mai visto niente di bianco sulla punta delle mie dita. devo dire che non mi ha mai interessato approfondire le cause e le circostanze del mio essere onicofago, per sapere quali ansie e disagi nasconda, e probabilmente si tratta solo del sintomo più evidente di una malcelata e perenne insicurezza. però questo sintomo fin da quando ero bambino si è trasformato in una naturale abitudine, un'erosione costante delle mie dita che ha finito per essere parte integrante di me e della mia esistenza, tanto che ormai da tantissimo tempo avevo smesso del tutto di farci di caso, accantonando il problema (anzi, smettendo semplicemente di percepirlo come tale) e buttandolo definitivamente con un calcio, insieme ad altre cose, sotto il tappeto della rassegnazione. non che poi, in effetti, fosse un problema così grave.
e invece, chi l'avrebbe mai detto, alla fine si possono vincere anche le battaglie date per perse, e il supporto e l'incoraggiamento di chi mi è accanto è stato fondamentale. tutto sommato è stato meno difficile del previsto, ma mi accorgo lo stesso di quanto non riprendere il vizio non sia affatto facile, soprattutto quando sono soprappensiero: è una piccola lotta quotidiana, e spero davvero di non ricominciare. beh, non voglio certo dire che le mie unghie siano ora perfette, i segni lasciati da decenni di rosicchiamenti ossessivi e convulsi non si cancellano dall'oggi al domani, e le mie mani restano ben lontane dall'essere anche solo vagamente attraenti. però ecco, ora sono meno ripugnanti, questo si, si può dire, non credevo che ce l'avrei mai fatta, ed è una bella conquista.
non ho storie di quarantena sul tempo reinventato e riscoperto, né riflessioni profonde sulle cose imparate dall'isolamento, anche perché per via del lavoro non sono ancora mai stato a casa un solo giorno in più. però ho questa piccolissima nota positiva e volevo condividerla, in questi tempi davvero difficili. f
csxqp: giancane ft. rancore - "ipocondria"
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