tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

domenica, maggio 28, 2006

hai dimenticato nahno azdika=noi amici... il fatto è che purtroppo può capitare che si vada in egitto, si incontri una mosda gamila e le si chieda gentilmente "salam, sei la più kos del garma... facciamo l'abibi?" a quel punto ci sono due possibilità: o lei ti tira un calcio nelle kore urlando non sono una sharmuta oppure, come spesso mi è capitato, ti fa capire che del tuo abibi non gliene frega una aha, ma se vuoi nahno azdika... chiedo asif per avervi rattristato con questo racconto, mi vergogno come un aromi, ma purtroppo succede spesso in italia, e mi sa che succede spesso anche in egitto. poi ho paura che sperimenteremo lo stesso anche in germania, ma forse avremo un prezioso alleato nella birra, se offuscherà a dovere il cervello delle belle valchirie teutoniche che si aggirano nei pressi dell'olympiastadion, dove credo passeremo la maggior parte del nostro tempo esportando i fasti del tabacchi e giocando probabilmente contro una squadra di immigrati turchi senza permesso. comunque y non esagerare, passerà un altro anno prima che io riesca a vincere un altro 1vs1, gli day cadono ma poi in genere risorgono. a presto...f

giovedì, maggio 25, 2006

“fall of day “ by William Rimmer… non vorrei essere blasfemo ma ieri è successo l’imponderabile, l’inimmaginabile, l’irrazionale, la caduta degli “dei”… onore al satanasso F. che dopo un’estenuante anno di partite, rivincite, belle, toccate e fuga, spareggi e promozioni è riuscito in una vittoria limpida e insindacabile, netta e perentoria, quanto inaspettata. Non sono ancora pronto a cedere lo scettro, forse Monaco ci darà qualche conferma circa lo stato di salute dei giocatori del tabacchi fc, per ora i fatti parlano chiaro, c’è una nuova forza emergente, il duro lavoro ha dato i suoi frutti, ma ricorda, hai vinto una battaglia, la guerra è lunga!
Come ormai nostra consuetudine il dizionario italo – arabo si è arricchito di nuove parole, questa settimana a ragione si può dire poche ma buone: abibi = amore gamila=bella. Capisco il vostro sorrisino, credo non ci siano dubbi circa la ragione che sottendono a questa scelta, cmq non siate maliziosi, bisogna contestualizzare, conoscendo i soggetti (y+f+j) ammetterete che difficilmente si potrà mai concretizzare qualcosa. Per il resto, come anticipato precedentemente, si è deciso di partire, il dado è tratto, giovedì primo giugno la truppa è chiamata all’appello, armi e bagagli alla mano, destinazione München!
Un’ultima cosa, che forse si sarà notata, vivo di immagini, spesso vorrei che fossero loro a parlare, che ciò che esprimono vi raggiungesse prima ancora del verbo. y*

p.s. solo per il gioco di parole day – dei dovrei essere espulso dal blog ma mi rimetto alla magnanimità del giudice sportivo/arbitro. Cmq bellissima opera, lez zeppelin insegnano.

mercoledì, maggio 24, 2006

ciao amici, grande notizia, sono riuscito a mettere on line la prima pagina del nostro sito, cuteftp in effetti funziona bene, l dovrai trovarmi il crack. spero che anche da voi si veda correttamente, in realtà da me su pc i link sono troppo grigi e non si vedono, bisognerà smanettarci. comunque date sfogo alla vostra fantasia e mandatemi le cose che volete pubblicare, foto, storia del tabacchi, quello che vi viene in mente, così leviamo in costruzione dal link e lo battezziamo ufficialmente. stasera finalmente partitone, gli egiziani non avranno scampo, non gli faremo vedere la kora, li costringeremo a dire aha in continuazione, e impareremo tutte le altre possibili imprecazioni. comunque y ti ricordo che il nostro uno contro uno a rate parte da due a zero per me, forse è la volta buona che ne vinco una. a stasera dunque, sperando che il tempo sia dalla nostra parte... f

e così fanno ventotto. tanti o pochi, non lo so. alla fine dipende dai punti di vista. tanti, se si pensa come mi ha detto qualcuno che ne mancano solo due ai trenta. pochi, se si pensa che i due anni che mi separano dai trenta a ben vedere sono un'eternità, e che le cose che possono succedere in due anni, come ho avuto la fortuna di scoprire, sono tantissime. un'eternità soprattutto in questo periodo, che sto vivendo molto (troppo!) alla giornata, prendendo tutto dalle cose belle che mi circondano e lasciando il futuro come pensiero secondario. ventotto, sono molti e sono pochi se penso alle cose che ho fatto, sono molti e sono pochi se penso alle cose che ho ancora da fare. ma tutto sommato non importa quanti siano, sono contento di essere qui, sto vivendo un periodo insensatamente felice, di questa felicità inquieta affamata incosciente che rende tutto, in modo un pò folle, oggetto di meraviglia. che a volte la bellezza di un piccolo gesto, di un momento o di una situazione, da parte di un amico o di una ragazza, mi sembra così tanta e così potente da non riuscire a tenerla tutta dentro. un grazie infinito alle persone che oggi mi hanno festeggiato con tanto calore dolcezza affetto sincero, via sms, via mail, via telefono, sullo specchio del bagno, con un bacio e un abbraccio, in anticipo, al fotofinish, in ritardo, che mi hanno fatto trovare dei biscotti, che mi hanno sorpreso, che si sono ricordate. grazie alle persone che ho incontrato in questo ultimo anno e mezzo, che non lo sanno ma mi hanno un pò salvato la vita, e grazie alle persone che ho incontrato quando ero davvero giovane, che nonostante tutto quanto non hanno mai smesso di volermi bene.
direi che questo post sta prendendo una piega troppo solenne, poi finisce che scrivo queste cose e mi commuovo da solo, pensa che pirla, quindi chiudo, ho rovinato per sempre la mia fama di scrittore di post cupi e polemici, se mai ne ho avuta una. a presto... f

giovedì, maggio 18, 2006

you ‘r not alone… io ci sono, il vento mi ha portato lontano ma allo stesso tempo mi ha ricondotto sulla via di casa, e non ho mancato all’appuntamento! Anche ieri il tabacchi fc si è ritrovato a rendere il suo tributo al pallone, un’altra notte di parole e giocate, studio e creatività. Presenza imprescindibile è ormai diventata quella egiziana, il derby infinito, gli scambi interculturali e il confronto con storie così diverse ma così simili, con un denominatore che è alla base della “nostra” storia, quella italiana, che ci ha visto spesso lontani da casa, con la nostalgia per la famiglia lontana ma con la consapevolezza che il sacrificio fosse necessario. Quindi grande rispetto.
I sorrisi non sono cmq mancati, e il vocabolario si è arricchito, parole di tale levatura raramente erano state udite, finezza inimagginabile, basti ricordare
Aha = mi*chia
Kos = fi*a
Aromi = ladro
bè, non saranno per palati sopraffini ma sicuramente sono utili nella vita della strada, dove le parole devono essere semplici ma significative, niente preamboli insomma…. per il resto non vedo l’ora di proseguire il nostro challenger internazionale, dopo Barcellona sembra infine giunto il momento di sfidare il green tedesco, Monaco è la destinazione, l’idea della sfida itinerante, del confronto oltre confine è pazzesca e in quanto tale stupenda!!! Per i prossimi appuntamenti spero di essere più in forma, le ultime vicissitudini mi hanno imposto una vita rigorosa, ma ora che le cose sembrano indirizzarsi nella giusta direzione dovrei tornare a vivere le notti pienamente senza la preoccupazione di dover rincasare presto, cosa che ho sempre odiato. Quindi a presto baldi giovani, ricordatevi sempre della testa e soprattutto niente rimpianti… y*

mercoledì, maggio 17, 2006

settimi. quando bastava un niente per arrivare terzi. che non è proprio come essere primi, ma insomma, è un modo molto più facile per arrivare primi. in qualche post fa dicevo che il calcetto è una metafora della vita, beh anche il basket lo è, forse di più, e scopri sempre con immutato stupore come la squadra che ti sei scelto, che ti ha scelto, a cui vuoi bene come ad un amico, che ami come una donna, alla fine riesce sempre ad assomigliarti. che poi la sfiga gioca sempre un ruolo importante, ma la colpa è tua, che le permetti di essere decisiva. ieri era una questione di sorpresa prolungata, di un pò di cibo dopo tanto digiuno, di qualcosa che aspettavi con ansia ma non osavi credere davvero possibile, di rinascita e resurrezione. di finale persa, ma insomma, pur sempre finale, bastava e avanzava. oggi è una questione di potenziale, limpido e scintillante, che ancora rimane nascosto e non esce del tutto fuori quando dovrebbe, di occasioni costruite con passione e rovinate per pigrizia e per inconsistenza, di rimonte che sembrano quelle buone ma alla fine della partita sono solo una tacca in più nel conto delle illusioni. così va a finire che nell'ultima gara, quella che conta davvero, che segna la differenza fra il grande risultato e il limbo delle squadre che vorrebbero ma non possono, si perde sempre. che se le prendi in casa da avellino, teramo, reggio emilia, prokom, è chiaro che non vai molto lontano, anche se poi ci metti l'anima ed espugni barcellona, rischi l'impresa a tel aviv, vinci bene su bologna, treviso e siena. puoi anche arrivarci all'ultima gara con l'olympiakos, o con roma, a giocarti qualcosa di importante, ma se non hai spessore e maturità e mentalità vincente, quella gara la perdi sempre, e la fame ti rimane. è la mediocrità dei grandi, e fa ancora più male della mediocrità dei mediocri. soprattutto quando la differenza fra essere grandi ed essere mediocri è a portata di mano. e se si guarda all'inferno dell'altroieri, di due soli anni fa, quando davvero si era mediocri, con l'abisso del fallimento a un passo, si torna per un pò a fare pace con se stessi, ma è una pace inquieta, grazie al cielo. come un costruire muri alti e solidi fin che vuoi ma destinati a restare inutili senza un tetto che li tenga insieme. scusa a chi si sorbirà questo post, queste metaforiche riflessioni da playoffs imminenti di un malato di basket, ma è una piccola parte di quello che mi passa per la testa in questo momento, e fedele all'intro del nostro blog, lo affido al nostro contenitore, almeno si rinnova un pò... a domani, f.

lunedì, maggio 15, 2006

ho capito che qui ci vogliono i miei interventi per ravvivare questo blog, nessuno scrive più, la polvere imperversa sovrana, la stella arancione è già coperta di ragnatele, meglio che passi io ad aprire le finestre, l'aria di questo spazio sa già di muffa e stantio. che poi in realtà non ho niente da dire di significativo e concreto, almeno per adesso, magari il ticchettio sui tasti che rimbomba nella mia stanza in questa notte quasi calda mi fa venire l'ispirazione e chiuderò questo post con qualcosa di profondo e filosofico, o magari no, alla fine non importa, ho voglia di scrivere, e tanto basta. un saluto a y che magari leggerà questo post domani mattina in una qualche biblioteca di dublino, magari in una dove è passato anche joyce, o yeats, cavolo non ho mai letto niente di yeats, neanche di joyce se è per questo, sono un vero ignorante, però yeats mi è rimasto impresso per un verso bellissimo di una sua poesia che però non ricordo, non ricordo neanche il verso esattamente, l'ho sentito per citazione in un libro, forse non era neanche yeats, era qualcosa sulla bellezza sconfinata delle donne e su quelli un pò sognatori perdenti poeti che sanno vederla davvero fino in fondo, ma non l'avranno mai, o sul fatto che noi esistiamo solo per loro, boh, devo andare a ripescarlo perchè mi sa che ho fatto confusione, devo aver messo insieme degli altri versi di altre poesie, pazienza, il mio contributo poetico al blog l'ho dato, comunque era un bel verso, di quelli un pò tristi ma illuminanti. ho provato a pubblicare sul nostro sito uno dei due template ma ho dei problemi col ftp, frontpage non lo supporta, urge riunione tecnica con l, spero di vedervi al campo mercoledì, e comunque bisogna battere gli egiziani. è tardi, vi saluto, l'ispirazione per qualcosa di profondo e filosofico non è arrivata, ovviamente, forse nei prossimi post, forse mai, a presto...f

mercoledì, maggio 10, 2006

dizionario egiziano - italiano (1a parte)
garma=tutte le donne, il genere femminile
kora=palla
masda=ragazza
salam=ciao
sharmuta=puttana

queste le parole per ora insegnateci da alessandro/adid, suo cugino osama e da giorgio, ma che cavolo di nome egiziano è giorgio, come se io andassi in egitto e dicessi a tutti che mi chiamo fedeh, o fedenkamon, comunque a presto completeremo il dizionario con altre parole necessarie per la sopravvivenza in egitto, so che saranno attese con ansia. tornando per un attimo alla discussione che si è accesa sul bel gioco e sulle volate solitarie in realtà tutto dipende dalle alternative, cioè anche a me piace il gioco corale, certo che è molto più bello, ma rashomon considerava diverse percezioni, e attraverso queste celebrava il trionfo delle possibili scelte e del libero arbitrio, che una verità è plausibile nel momento in cui essa è possibile, a volte invece, viste le condizioni, il destino è ineluttabile, e non ci sono percezioni che tengano. che se siete fermi e marcati e potenzialmente a rischio intercetto preferisco tentare una volata che sparigli le carte e crei il gioco e le opportunità che fino a un momento prima mancavano, dovrebbe valere nel calcetto come nella vita, in fondo il calcetto è una metafora della vita, approfondirò in altri post questa cosa, adesso è troppo tardi, devo smetterla di postare alle 2 e mezza di notte, dunque in realtà la chiave di tutto è il movimento senza palla, anche stasera loro si muovevano e segnavano noi no ma la colpa è anche di adid che è un pò lento, prima che torni in difesa cadranno le piramidi, ci ha anche raccontato l'aneddoto della sfinge senza naso, colpa di inglesi e tedeschi fra cui non correva buon sangue intorno al '43, guarda un pò uno di cosa si trova a parlare a mezzanotte su un campo di calcio. comunque mi pare che il lato oscuro del campo sta lentamente prendendo il sopravvento, o useremo la forza dei migliori jedi per riuscire a giocarci o come si è pensato stasera dovremo traslocare al marinai d'italia, il che però potrebbe avere serie ripercussioni sia sul nostro corso accelerato di egiziano sia sul nome del blog che tanto è sbagliato lo stesso ma lascio a l l'onore di svelare questo fatto sorprendente. comunque per la cronaca abbiamo perso alla grande, ci manca la difesa, y vedi di tornare presto dalla verde irlanda... ciao a tutti, f.

venerdì, maggio 05, 2006


Il riposo dei campioni? La mia versione della serata è leggermente diversa come diversa è la mia visione del gioco. Alla fine la verità starà nel mezzo, “Rashmon” di Kurosawa insegna, ma credetemi, L è un cantastorie! Premetto che ci siamo divertiti, anche se alla fine la rimonta brucia, ma il gioco espresso necessita di qualche revisione. Io proprio non capisco il perseverare di certi soggetti lungo le fasce, le azioni soliste che una volta ti vanno bene e dieci male, che sbilanciano la squadra, che fanno bello il singolo ma non danno lo spettacolo creato dal gioco corale, quei tre/quattro passaggi secchi, triangolazioni, in poche parole mi piace costruire e distruggere, difesa serrata e rapide ripartenze, bisogna esser sempre presenti e reattivi. Purtroppo anche il gioco di F sta prendendo una brutta piega ;) e il goal in solitaria dopo una lunga cavalcata ne è la riprova, utile ma fine a se stesso. Anch’io ho spesso pensato di involarmi, ma vuoi mettere la gioia di condividere “l’emozione” della segnatura con i protagonisti dell’azione, ringraziandosi a vicenda per il bel tocco, per l’invenzione riuscita, per il modo rocambolesco in cui tutto si è svolto. Anche tatticamente l’azione corale offre maggiori garanzie, soprattutto nell’evitare i contropiedi fulminanti. Ma ora basta rimuginare sul latte versato, ognuno è fatto a modo suo, vi rispetto ma ciò non vi risparmierà quelle occhiatacce e commentini che conoscete tanto bene. Un’ultima cosa, se vi piace tanto il dribbling stretto, lasciare l’uomo sul posto, sbeffeggiare l’avversario, perché siete così riluttanti alla sfida uno contro uno, quella si che la capisco, niente trucchi, una duello degno delle migliori tenzoni medioevali ;) Credo di avervi detto tutto, per oggi il custode della verità ha scritto troppo, come al solito non ha smentito quella sua indole acidognola che tanto prepotentemente sta venendo alla ribalta.

Per le questioni extracalcistiche posso dirvi che ancora adesso sto subendo gli effetti distortivi della notte brava, la mancanza di sonno non è stata riassorbita, ma il dolce far niente mi attende! Y*

p.s. f non ti preoccupare, presto calcheremo insieme i prati tedeschi e l’estate potrà riservare altre sorprese, l’avventura calcistica è solo all’inizio e ci porterà a varcare i confini più inaspettati, abbi fede, la squadra c'è!

bah, il pareggio con gli egiziani è stato alla fine abbastanza inglorioso, avremmo potuto tranquillamente vincere, magari con qualche leggerezza in meno, il senno di poi è una scienza esatta, ma vabbeh tutto sommato come prima partita del tabacchi fc non è stata neanche male, sprazzi di talento e bel gioco, grazie per i complimenti per il gol ma non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio dall'altruismo e dalla fantasia, in realtà mi preoccupa un pò il campo, la prossima volta porterò un visore notturno per la fascia sinistra (o destra?), o in alternativa, una sega per tagliare i rami. che poi uno dice i rami sono folti è arrivata l'estate, o almeno la primavera, e invece mannaggia piove sempre, fa pure freddo, cavolo, siamo a maggio, ieri l'olimpia ha pure perso e mi fermo qua con i pensieri cupi ringraziate che non è notte. ho visto che l ha messo il link ai pearl jam... volevi segnalarci il concerto di settembre, vero? io ci sto, ma penso che i biglietti siano già finiti, magari li troviamo su qualche forum di fan, un mio amico li trova sempre così anche settimane dopo che sono esauriti, non so come fa, comunque ho messo anch'io qualche link. un saluto a y e lorena che partono per dublino, tracannatevi qualche decina di guinness anche per me, non ci sono mai stato, dovrò rimediare al più presto, un giorno ruberò un furgone e andrò in tutti i posti che vorrei vedere e che non ho visto, che non si può vivere senza aver visto dublino, belfast, monaco, amsterdam, varsavia, mosca, budapest (da come ne ha parlato bene l), buenos aires, che non so col furgone ma mi piacerebbe arrivarci lo stesso. ciao a presto...f

giovedì, maggio 04, 2006




ITALIA - EGITTO 2-2
Carissimi, so che negli ultimi giorni ho latitato ma spero di rifarmi nei prossimi...non ti preoccupare caro y ci penseremo f ed io a coltivare il tabacchi fc in tua assenza!
Ieri è stato molto bello ritrovarsi, direi che più che per il risultato (bugiardo a mio avviso) sono contento per il gioco che abbiamo espresso, siamo stati ordinati e abbiamo sviluppato anche delle belle azioni, abbiamo sofferto un pò sulle ripartenze e nell'impostazione del gioco sui calci di rimessa ma non si può essere perfetti... mi sembra che anche a livello fisico abbiamo tenuto bene. Io ho rimediato, come l'amico y, una bella vescica sull'alluce destro ma penso che curandola col metodo di cui vi ho parlato dovrebbe andare a posto per il prossimo incontro (a proposito f non darmi buca mercoledì!!!!). La caduta che ho rimediato nell'ultimo match è stata quasi riassorbita...Mi chiedo piuttosto come stia y dopo i reiterati pallonni che gli si sono spiccicati contro il naso...A pensarci bene l'unico che è rimasto illeso dal mach con i nordafricani è stato f...tempra d'acciaio come al solito... a proposito f i miei complimenti (anche se so che y storcerà un pò il naso) per l'azione solitaria che ti ha portato in gol...ci hai creduto (sei stato fortunato) e sei stato premiato... Io invece sto cominciando a ritrovare la mia vena sulla fascia come ai vecchi tempi (r.giggs docet) e sinceramente vi dico che non mi dipiace... è bellissimo involarsi sugli esterni (saltando un avversario magari), far partire un assist dal fondo che taglia tutta l'area e vedere y metterla destro con un piattone secco e implacabile...bello davvero...
Queste un pò delle suggestioni che mi stanno facendo compagnia in queste prime ore della giornata ora attendo con ansia di leggere le vostre... l+