tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, ottobre 13, 2025

 


quanto sono fragili, le nostre vite, anche a sedici anni, quando dovrebbero essere tuoni e saette che sconquassano il cielo. fragili e invischiate nelle piccolezze quotidiane, fragili e confuse, come mucchi di foglie. sprechiamo il tempo a borbottare, e a non accorgerci.
e allora solleva gli occhi al cielo, imponevano le nuvole, osservalo, perditici dentro, disegnaci quel che vuoi, saranno affreschi maestosi o malriusciti scarabocchi, non importa, ma non stare fermo, non serve a nulla conservare. abbandonati al movimento, anzi sii tu stesso nuvola, mutevole e leggera, e danza.
e allora rimbomba, e squarcia di luce fin dove la luce può arrivare, smettila di tentennare, di rimandare, di nasconderti, di risparmiarti, ululava il primo vento gelido, smerigliando l'aria e rendendola trasparente. fatti trascinare, anzi, sii tu stesso vento, sparpaglia, e sparpagliati.
e allora non temere di bagnarti, e osa saltare fra le pozzanghere, scriveva la pioggia sui vetri, con la sua calligrafia obliqua e irregolare, senza gocce sulle i. tuffati e immergiti, anzi sii tu stesso acqua, inzuppa, fatti onda e creane altre.
non sappiamo davvero nulla del domani, né lo sanno gli dei a cui affidiamo le nostre scaramanzie. io ho guardato, e ascoltato, e letto, le nuvole, il vento, la pioggia e la mia cattiva coscienza, ma al primo raggio di sole ho già scordato tutto.
in bocca al lupo, giovane donna che non conosco. f

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