ping, toc pong, toc ping, toc pong, toc ping, toc pong... il ping, il toc, il pong, sinfonia irresistibile e inquieta. e poi naturalmente il peng dell'effetto dosato con il polso per suggerire imprevedibilità, il tac della pallina che scheggia un angolo del tavolo piegando inafferrabilmente la sua traiettoria, il pang della schiacciata a palma aperta per vedere cosa c'è al di là del muro, il tic tic tic tic della pallina che incespica sulla rete e saltella beffarda dalla tua parte (o da quella dell'avversario, ma più spesso dalla tua).
il gioco dentro le mie braccia e dentro le mie mani che non se n'è mai andato, rinchiuso chissà dove e conservato chissà come per tutto questo tempo, il gioco liberato per caso un giorno d'estate basca, il gioco in cui ogni colpo è scommessa e sfida con se stessi, il gioco che è apnea, tensione, elettricità, estro, impercettibile volere degli dei e vorticosa danza senza schemi, il gioco che è tutto questo ma soprattutto amici, il gioco in cui in effetti perdo (quasi) sempre ma chi se ne frega è troppo divertente. f
csxqp: francesco de gregori - "battere e levare" (live, 2001)