tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, agosto 24, 2009



fede vs chuck
Quando Chuck Norris fa le flessioni non alza se stesso, spinge giù la terra.
Chuck Norris da piccolo amava i cartoni. Soprattutto allo stomaco.
I bambini hanno paura del buio. Il buio ha paura di Chuck Norris!
I rubbinetti di Chuck Norris non perdono mai...vincono sempre!
Non esiste la teoria dell'evoluzione, ma solo una lista delle specie a cui Chuck Norris permette di vivere.
Chuck Norris non dorme... aspetta!

venerdì, agosto 14, 2009





piccolo post per il mio cane, sacco di pulci, naso a banana, che mi sente arrivare dieci minuti prima, che bussa alle sei di mattina, stupido canetto da quattro soldi, avanzo di canile, festoso scondinzolante casinista, allegro ammasso di pelo, insopportabilmente goloso, insopportabilmente geloso, amante delle altrui gambe e di qualunque cosa abbia anche solo l'aspetto vagamente commestibile, paziente mendicante di cibo, anguilla, foca, coccolone mugolante, giocoliere da circo, attaccabrighe, mangia croccantini a sbafo, sempre a tirare, indisciplinato, coda ad elicottero, costantemente appiccicato e adeso.
piccolo post per cooper, piccolo amico fra gli amici. f

csxqp: rino gaetano - "escluso il cane"

mercoledì, agosto 05, 2009



io, riccardo, fede, aless.
io, riccardo, fede, aless., giorgio
io, riccardo, fede, giorgio
io, riccardo, fede
io, riccardo, michele, lorenzo, enrico, etc…
io, riccardo, stefano, mattia, sara, simone, etc…
io…




A volte si crede, o quantomeno si spera, che certi rapporti, certe esperienze, possano durare in eterno, immutate, ma si dimentica che la vita è un lungo percorso, fatto di strade, bivi, incroci, sensi unici, e così spesso accade che le persone cambino, e ci si debba confrontare con una realtà dolorosamente diversa, che ti pone dinnanzi a un mondo che non vorresti vedere, ma che c’è, e che volente o nolente è la tua nuova quotidianità.

Quest’anno mi sono reso conto che è finita un’epoca, che quello che è stato non sarà più, e in verità non lo è più già da diversi anni, ma in cuore avevo sempre celato una flebile speranza, quella che forse qualcosa poteva ancora essere recuperato, ma ora no, è subentrata la rassegnazione, non posso più ingannarmi, devo guardare oltre, e liberarmi della nostalgia del passato.
Quando individuare un punto d’incontro diventa difficile, quando la pochezza dei discorsi è disarmante, quando l’alcol e il fumo diventano padroni delle serate, quando i pomeriggi si trascorrono al bar, quando la natura diventa fonte di insofferenza, quando gli interessi divergono, allora è il momento di rivedere le proprie posizioni e trovare una nuova via.

Nulla di nuovo, insomma, è sempre stato così e sempre lo sarà, è successo e succederà, ma dispiace, perché finisce un percorso, e qualcosa di importante si lascia, ma nessuna tragedia, sia chiaro, perché c’è un altro risvolto, un nuovo inizio, nuovi scenari, nuove opportunità, sia apre un momento di crescita, perché per quanto spaventoso ogni cambiamento porta in se nuove sfide, nuove frontiere, che altro non potranno fare se non stimolarti, farti maturare, renderti consapevole.

Grazie a tutti, è stato bello, ma ho voltato pagina. y*

clxqp: jonathan carroll – “mele bianche”