cos'è, cosa non è, cosa sarà, è una scritta, è pennarello, o è vero?
figure stilizzate, il morso di una vipera, asterischi, stelle egizie, o celesti, o di una bandiera, occhi di ragazza, fanali accesi, ypsilon barrate, rune, simboli ancestrali, follia di un momento, qualcosa da ricordare, e da dimenticare...
nel mio credo il tatuaggio esiste solo se racconta una storia, se ha significato, se porta con se un ricordo... è una cicatrice, fisica e mentale, perché rimanda a un qualcosa, fatto di sofferenza, sentimenti, dolore, ma che non voglio perdere, cancellare. nel tatuaggio, e nel dolore che genera, trovo piacere, e la pace... finalmente un qualcosa di fisico, in contrapposizione all'emotivo, a tutto quel dolore che non ha riscontro, se non nel petto, nello stomaco, e nella mente... fa male, ma è un dolce soffrire, finalmente... in quel momento si chiude una storia, si mette un punto, e la vita ricomincia, libera da demoni.
adesso nessuno mi potrà togliere ciò che è stato, perché è tutto scritto lì, rinchiuso in quei due segni, e così posso non preoccuparmene più, e andare avanti, voltando pagina. y
clxqp: nicolai lilin - "storie sulla pelle"
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