tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

sabato, agosto 27, 2016


Il terremoto, una tragedia.

Ma questa volta non mi fermo al sensazionalismo indotto dai media, ma mi pongo una domanda: hanno valore solo i "nostri" morti? e il sostegno va dato solo ai "nostri" vivi? Perché, considerando gli avvenimenti degli ultimi mesi, è questo che mi sembra di percepire. E' una questione sgradevole da affrontare, che vi potrà apparire irrispettosa, ma sono stufo di questa ipocrisia diffusa, di tutto questo teatrino mediatico…
In un mondo dilaniato dai conflitti sappiamo piangere e interessarci solo di quello che riguarda noi, come se un "noi" distinto dal genere umano esistesse veramente. Mi sento in dovere di scriverlo, soprattutto adesso, che abbiamo un'opportunità, che possiamo fare qualcosa, adesso che affrontiamo la vicenda dei flussi migratori, di migliaia di persone che si affidano alle acque, e alla strada, per scappare, in cerca di un futuro, o quantomeno di pace… e che muoiono, a centinaia, nel silenzio, o quasi. Perché per loro tanta indifferenza? perché tanta ostilità nei confronti di vivi che potremmo salvare? perché non sono italiani? la nazionalità qualifica un essere umano? da valore all'individuo?
Credo che non potremmo definirci civili finché continueremo a non riconoscere l'uguaglianza e il diritto alla vita di ogni individuo. Esiste un'unica differenza, fra morti e vivi: uno lo si può piangere, l'altro lo si deve aiutare, permettendogli di restare tale, a prescindere da ogni qualsivoglia appartenenza nazionale sociale religiosa. Negare la solidarietà là dove si potrebbe è un delitto disumano.

Adesso che ci hanno ricordato cos'è la morte, la sofferenza, lo strazio di chi rimane, e ci hanno rammendato che la solidarietà verso i sopravvissuti è un valore, spero che molti inizino a riflettere, e prendano consapevolezza di cosa possono fare per gli altri.
Smettiamola con questa ipocrisia del "noi", affranchiamoci dalle ondate emotive indotte dei media, usciamo da questa logica e impegniamoci veramente per salvare ogni vita.

Forse è facile demagogia, retorica da due soldi, o forse basterebbe veramente così poco per cambiare le cose. y

clxqp: gregory david roberts - “shantaram”

1 Commenti:

Blogger tabacchi fc ha detto...

il tuo post, che mi ha piacevolmente sorpreso, tocca un tema estremamente complesso, ramificato e pieno di implicazioni, quello dell'immigrazione, che è uno dei crocevia da cui probabilmente passerà la storia del mondo del prossimo futuro. è un problema che andrebbe affrontato con tolleranza, mente aperta, lungimiranza, equilibrio e saggezza, tutte doti che vanno coltivate con cura e pazienza, perché non crescono spontaneamente. ecco, è un lavoro da contadini: basterebbe davvero così poco, se non fosse che è un lavoro difficilissimo.
spesso penso che le nazioni e le religioni, arrivati a questo punto della storia, per il genere umano siano una bella fregatura. f

csxqc: gang - "mare nostro"

10:12 AM

 

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