sabato, marzo 13, 2021
domenica, marzo 07, 2021
mi è stato detto innumerevoli volte, ed è una cosa che coincide con la percezione che ho di me stesso, che tendo ad avere uno sguardo molto positivo sul mondo, sulle persone e sulle situazioni che mi circondano.
mi sono però accorto che molte persone, invece di ascrivere questo tratto della mia personalità nella lista comunque risicata dei miei pregi, o lo deridono con paternalistico e disincantato scherno, oppure ne sono fortemente snervate, quasi infastidite, come se la capacità di vedere e riconoscere qualcosa di bello e di positivo laddove magari non è immediato trovarlo non sia affatto una qualità tutto sommato ragionevolmente invidiabile, ma suoni piuttosto come una sottile e malcelata presa per il culo (a chi vuoi darla a bere, sembrano dirmi, se qualcosa di bello non si vede è perché semplicemente non c'è, fattene una ragione). così, allo stesso modo, sia il mio provare a mettere tutto in prospettiva, cercando di inserire il bello e il brutto, le cose che funzionano e quelle che vanno storte, in un bilancio globale che vada oltre le contingenze del momento (mi pare sempre incredibile quante piccole e preziose fortune si diano perennemente per scontate), sia il mio non aver nessuna voglia di incazzarmi o intristirmi o farmi il sangue amaro più del tempo necessario, sopratutto per le piccole cose che non vanno per il verso giusto, sono spesso visti come un irritante e micragnoso accontentarsi, un vile non prendere posizione, un evitare a tutti i costi di affrontare la dura realtà delle cose.
mi è successo davvero tante volte nel corso della mia vita, e non so mai cosa ribattere: raramente le mie argomentazioni hanno fatto breccia.
non so, forse l'aver vissuto molti anni avvolto in un freddo grigio spento e completamente atono mi ha lasciato in eredità l'urgenza di aggrapparmi con forza a qualsiasi sfumatura di colore, anche la più sottile e impercettibile. o forse, davvero, sono io che sbaglio, e hanno ragione loro, perché se è vero che avere un atteggiamento positivo è molto più difficile e richiede molti più sforzi di uno negativo, e trovare una soluzione passando oltre le difficoltà è maledettamente molto più complicato e scomodo rispetto allo stare fermi a lamentarsi, è altrettanto vero che so di peccare mortalmente, da sempre, di ingenuità, e che possedere uno sguardo un po' più smaliziato sul mondo probabilmente non mi farebbe del tutto male.
riflessioni un po' così, oziose e inconcludenti, da giornata di pioggia, leggere gocce d'acqua sospinte dal vento che scivolano lente sui vetri. che poi il bello di una giornata di pioggia è proprio questo, che si può stare in casa a scrivere. f
csxqp: the mighty mighty bosstones - "the final parade"