si si l'hai già detto, non serve ripeterlo, la bellezza del sentirsi vivi attraverso l'acido lattico e il sudore, la soddisfazione del poter muovere il proprio corpo che anche lei ti imperla le ascelle e la schiena (che schifo), cercare di fregare con la velocità (e che velocità poi) il sordo e latente terrore di invecchiare: tutte cose già scritte, puoi passare al paragrafo successivo.
la cosa più assurda è che non li avevi mai corsi tutti in una volta, tutti quei chilometri (tutti quei, vabbè), almeno in età adulta (adulta è una parola grossa, lo sai), se non la settimana prima della gara. per non parlare del fatto che non avevi la minima idea di come fosse il percorso (state attenti alle salite, non andate troppo forte, c'è un pezzo che si inerpica subito dopo la partenza che metterà a dura prova il vostro spirito e le vostre ginocchia), avevi solo in mente questi tardivi avvertimenti della vigilia, buoni soltanto ad alimentare le preoccupazioni dei principianti (principianti allo sbando, aggiungerei). e poi c'erano quasi trentacinque gradi, incongrui e inaspettati in quest'angolo d'europa, il sole a divorarsi lo stadio e la pista d'atletica, ti è andata solo bene che il percorso passava fra gli alberi e che tu hai una resistenza al caldo fuori dal comune (in compenso sotto i venticinque è subito felpa).
l'avevi scritto un anno fa, che ti sarebbe piaciuto cimentartici, e alla fine l'avete fatto davvero: audaci (o incoscienti, dipende dai punti di vista) vi siete iscritti ad una gara vera propria, con tanto di cronometro, traguardo, altri corridori principianti (per nulla allo sbando, però), orribili barrette proteiche prima della partenza e un pettorale sulla maglietta. la cosa più incredibile, permettimi di dirlo
- oh scusa, ma chi sei, che continui a intrometterti nel mio post?
- sono il tuo senso del ridicolo. disturbo? vuoi che me ne vada?
- no tranquillo, resta pure, ma non interrompermi ogni minuto, se puoi.
- ci provo.
- grazie.
- ma non garantisco.
la cosa più incredibile, permettimi di dirlo, è che siate riusciti a portarla a termine, questa gara assurda, che erano dieci chilometri tutti di fila ed è stata una bella soddisfazione farli tutti, i corridori della domenica di solito si fermano a cinque, ammetterai che nonostante ostentassi sicurezza a oltranza non eri affatto certo di tagliarlo quel traguardo, e stai scrivendo questo post solo per ricordartela, questa piccola soddisfazione, di avercela fatta, alla tua comunque non così giovane età (per niente giovane età, meglio), e rammentarti quanto l'allenamento e la determinazione alla fine pagano, tutto si può fare se ci si dedica tempo, però adesso non ricominciare, per favore, anche queste cose le hai già scritte più volte. la cronaca esigerà che si riporti il tempo finale, un'ora e diciassette (c'è chi va più veloce camminando, probabilmente), ma solo per ricordarlo come tempo da battere l'anno prossimo, ormai sai che ci hai preso gusto, chissenefrega se il vincitore ci ha messo meno della metà del tuo tempo, e poi l'avevi scritto un anno fa, l'obiettivo era non arrivare ultimo ed è stato pienamente raggiunto (ma pensa, c'è qualcuno che è arrivato dopo di te, nemmeno questo l'avresti mai detto).
- sai che non è tutto merito tuo, vero?
- si lo so.
dovrai ringraziare sopratutto v, amore infinito, compagna di vita, di viaggi, di storie e di imprese, che in questa, di impresa, ti ci ha trascinato, che l'allenamento e la determinazione sono stati, devi ammetterlo, soltanto merito suo, che ha finito questa corsa con una caparbietà immensa, che è stato bellissimo aspettarla e baciarla all'arrivo, che è un dono, e una fortuna avere a fianco, nella corsa grande della vita, che ogni cosa bella che ti capita è bella perché la puoi condividere con lei.
e poi grazie a m e c, personal trainer a distanza, che questa impresa l'hanno innescata con la loro passione, che le loro, di imprese, sono sempre capaci di ispirarti e lasciarti a bocca aperta, ma dove la trovano tutta questa energia? dispensatori di consigli e suggerimenti, preziosi motivatori e incoraggiatori, ma soprattutto, incrollabili amici.
- dimentichi qualcosa?
e infine una dedica speciale a y, che il suo corpo temporaneamente non lo può muovere come vorrebbe, tu sai bene che non resisteresti un solo giorno senza poterlo fare, il suo post ti ha colpito, così hai pensato anche a lui mentre correvi, vorresti dirgli questo, ecco, che hai corso anche per lui, che è il tuo modo per mandargli un abbraccio, per dirgli tieni duro, passerà, e che lo aspetti l'anno prossimo, alla partenza, ce la correremo insieme, fra un giro in bici e una partita a ping pong. f
csxqp: i ratti della sabina - "chi arriva prima aspetta"