dalle pareti beckett ci osserva severo, con l'aria di chi disapprova il fitto assembramento di gente intorno al televisore. lo sguardo di wilde è più distaccato, quasi impassibile, come se non gliene fregasse un cazzo di quello che sta succedendo. joyce non si fa vedere, forse è troppo timido. il sorriso beffardo e senza denti di shane macgowan sembra già presagire come andranno le cose. la partita è italia - francia ma il paese che ci ospita è l'irlanda, i suoi miti si affacciano dai muri del pogue mahone (che vuol dire baciami il culo, per chi non lo sapesse), e milano sembra essere improvvisamente molto lontana. la birra, ovviamente, è d'obbligo, anche se sono solo le due e mezzo del pomeriggio: io prendo una classica pinta di guinness, mentre y si butta su una rossa (a quanto pare adora le rosse, di tutti i tipi). fra il pubblico assiepato nel locale ci sono molti inglesi e qualche francese, ma le bestemmie saranno rigorosamente in italiano. il rugby è sport rude ma nobile, affascinante e completamente antintuitivo, visto che per andare avanti devi passare indietro, e può succedere che la squadra che butta fuori la palla sia poi quella che fa la rimessa (il tutto appare molto illogico, per chi è abituato al volgare calcio). a proposito di calcio è bello, nel giorno della sospensione dei campionati per violenza, vedere tanta gente di nazionalità diversa riunita tranquillamente per vedere una partita: darsele di santa ragione in campo è sicuramente meglio che farlo fuori. la partita comincia, e l'italia è esattamente la stessa di tutte le altre partite del sei nazioni che io abbia mai visto: una squadra incapace di sfruttare le occasioni, farraginosa, ingenua, con un'insana predilezione per le scelte sbagliate al momento sbagliato (basta con i calci lunghi!). la punizione sprecata scivolando per terra e la presa al volo che diventa un goffo "in avanti" sono solo il preludio alle ripetute mete degli avversari e al dilagare degli odiati francesi. un tale soprannominato il boscaiolo dei pirenei (una montagna di carne, barba e capelli) non ha mai segnato in vita sua neanche per sbaglio e proprio contro di noi mette a segno una doppietta (se così si può dire), quel maledetto. l'italia conclude rubando un paio di touche e tentando un patetico arrembaggio, ma il punteggio finale è impietoso, e parla di un 3 a 39 per la francia che non lascia spazio a molte giustificazioni. la partita è finita, la birra pure, alzo gli occhi e shane mi sorride ancora beffardo, come a dire "te l'avevo detto". l'appuntamento è per sabato prossimo a twickenham. f
2 Commenti:
devo ammetterlo, finalmente un post sopraffino. Spesso ti bastono, maledico l'insensatezza delle tue parole, la pochezza di certe affermazioni e lo sproloquio di alcuni post, ma questo è poesia... chapeau. y*
11:46 AM
beh... grazie! ma non ti preoccupare, tornerai presto a bastonarmi e maledirmi! f
2:10 PM
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