tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, marzo 19, 2007




aprire con voi questo blog è stata una delle cose più belle che mi sono successe negli ultimi tempi. perchè fu una cosa fatta con voi, con molto entusiasmo, e perchè, complice forse un periodo molto felice della mia vita, mi aprì un mondo, quello della scrittura, che in altre epoche avevo esplorato solo in minima parte e in modo decisamente confuso. una necessità vaga che è diventata una necessità concreta: una necessità concreta davvero molto divertente. ora la necessità è rimasta, ma la scintilla che l'ha riavviata ha probabilmente esaurito la sua funzione. scrivere su questo blog è un gesto il cui senso, prima ricco di implicazioni, significati, e soprattutto divertimento, si è ora svuotato.

mi è venuto in mente che forse a voi non ve ne frega un cazzo.
ho come l'impressione di parlare a un muro.
e se ti accorgi di parlare a un muro e continui a farlo, bene che ti vada sei un idiota, male che ti vada sei un pazzo.
sia ben chiaro, è un problema solo mio. non posso prendermela con voi perchè non avete un cazzo da condividere in parole. nè posso prendermela con voi se invece avete migliaia di cose interessanti da dire ma poco tempo per buttarle giù, riordinarle, scriverle.
del resto sono io quello che non lavora.
eppure penso che se lavorassi ce la farei a scrivere.
eppure penso che forse non ce la farei a scrivere, ma comunque ce la farei almeno a commentare, a partecipare.
eppure.
eppure bastava solo un nome di donna, uno qualsiasi in fondo, se non avevate voglia di risolvere l'enigma, nè difficile nè originale, racchiuso nella poesia.
non un nome a testa. me ne bastava uno solo, solo per farmi contento. sapete che ci tengo alla partecipazione.
tutto qui.
serviva per dire y: presente! jj: presente! rob: presente! almeno uno di noi: c'è!
e invece, tutti assenti.
zero commenti in un post che rivendica partecipazione mettono davvero tristezza.
forse come tentativo per coinvolgervi non era proprio un granchè.
forse un chinotto non valeva la vostra fatica.
forse.
forse sarà un peccato perchè il blog si è appena aperto a nuovi visitatori, direttamente dall'inghilterra, e mi sembra una cosa molto bella (a loro si, un grazie sincero per la partecipazione). ora abbiamo un link su un altro blog. e con gli adesivi, chissà...
tutti assenti.
resta un blog poco interessante, perchè in fondo quello che ho scritto ultimamente è davvero poco interessante. il fatto è che se non mi diverto non scrivo bene. o meglio, scrivo peggio del solito. forse è anche colpa del periodo discretamente buio, non so.
tutti assenti.

il problema è che così non mi diverto più. e in più mi sento un idiota. in molti gruppi arriva il momento in cui uno dei componenti esce perchè qualcosa è cambiato, in lui o negli altri, e non si riconosce più in quello che sta facendo. non smetterò di scrivere per me, ormai è diventata una cosa importante. ma per non smettere di scrivere per gli altri qualcosa deve cambiare. forse il mio approccio al blog. forse il mio modo di scriverci, e di riversarci pensieri. o forse davvero devo aprire un blog mio in cui tanto so già che sono solo. perchè aprire un blog in compagnia e vedere una fila di post, neanche tanto belli, tutti miei, anche quello mette tristezza. fossi un grande scrittore capisco, ma così no. un copia incolla di previsioni metereologiche (per un viaggio poi non fatto!) e un elenco di nomi non soddisfano mia idea di partecipazione. non in due mesi. non se quando provo a coinvolgervi nessuno risponde. ma, ripeto, è colpa mia: non riesco a capire che probabilmente la mia idea di partecipazione è sbagliata. se percepissi il problema come temporaneo non avrei dubbi a continuare, ma purtroppo temo che sarà una situazione che si protrarrà per molto tempo. oggi esco dal blog: come scrittore almeno, perchè continuerò a illudermi aspettando i vostri post, e continuerò a leggerli, e continuerò a commentarli, io, se lo richiederanno. oggi dunque esco dal blog: e nessuna crisi di governo mi darà la scusa per cambiare idea e lanciare ancora soltanto un avvertimento. oggi dunque esco ufficialmente dal blog: magari solo per tre giorni, magari per tre mesi, magari per tre anni. a presto. f
p.s. scusate il post logorroico e vagamente polemico. sempre che importi a qualcuno.

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