tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

martedì, settembre 11, 2007


di solito, quando finisce l’estate, si è tristi, si ha l’amaro in bocca, quasi l’impressione di aver perso un’occasione. E non potrebbe essere diversamente, è il momento del ritorno, la fine di quelle che io chiamo vacanze ma che in realtà sono ferie: si salutano gli amici, si chiudono le case di villeggiatura, si mettono i vestiti in valigia e via, verso la metropoli, verso quella vita che non era più nostra ma che lo ritornerà ad essere per i successivi 11 mesi. Si vive una sorta di commiato, un ritorno alla realtà dopo un periodo onirico. Ma quest’anno no, forse per la prima volta in vita mia sono sereno, affronto questo nuovo anno (perché checché se ne dica l’unico vero nuovo inizio si vive proprio in questo momento e non il primo gennaio) senza rimpianti. Ho passato un’estate di cui essere soddisfatto, un periodo finalmente tranquillo, lasciandomi alle spalle i problemi fisici, lavorativi ed esistenziali. Giorni e giorni dedicati a me stesso, padrone del mio tempo, libero di fare e disfare, a mio piacimento. E così, guidato solo dal desiderio, ho camminato per sentieri, cercato funghi, fatto legna, letto libri, giocato a poker, preso acqua a secchiate, sfidato la mia tempra. Ho viaggiato per migliaia di chilometri, scoperto una Berlino a me sconosciuta, mangiato chicken curry, setacciato mercatini, bevuto brachetto, speso fiumi di soldi…. insomma, mi sono divertito. y*

2 Commenti:

Blogger tabacchi fc ha detto...

si, vabbè, però... neanche una parola sulla croazia! è vero che non c'è molto da raccontare, in effetti cinque giorni (fra cui due di viaggio e unovirgolacinque di pioggia) sono pochi. se volessi scriverci un post mi verrebbe solo da menzionare l'acqua che come un cretino mi sono preso vagando per il campeggio, il fulmine, la grandine, la corsa col panino, la piscina come rifugio, il vento, la tenda che come un enorme polmone respirava incessantemente la notte, gli altipiani brulli, i cespugli di salvia, le pecore, la conquista della vetta, baska vista dall'alto, i sassi sulla spiaggia, noi che sbagliamo strada alla ricerca della chiesa di santa lucia, il re zvonimir, la copia della lapide...
sono felice della tua ritrovata serenità. f

11:59 AM

 
Blogger tabacchi fc ha detto...

non mi ero dimenticato della croazia... ci avevo pensato, ma rileggendo mi era sembrato che il tutto suonasse bene cos'ì com'era... e poi come potevo privarti della possibilità di scrivere un fiume di parole! y*

p.s. io aggiungerei anche la bellissima ragazza/guida/custode della chiesa.

3:44 PM

 

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