Sono indignato, attonito, dispiaciuto, affranto, per quanto successo, ora come 50 anni fa, quando un repentino colpo di mano, favorito dall’immobilismo della comunità internazionale, permise quest’infima occupazione, dando così il via a un lungo periodo di buio, repressione, oscurantismo, prevaricazione. Che il mondo si muova, apra gli occhi e agisca. Il momento è propizio, soprattutto ora con l’olimpiade, che da evento propagandistico nelle mani del potere può trasformarsi in un incredibile boomerang, diventando l’occasione buona per promuovere un effettivo rinnovamento, o come piace loro dire, per una grande rivoluzione culturale.
In tal senso plauso alla Francia, unica in Europa capace di vedere oltre gli interessi economici, oltre le ripercussioni diplomatiche, oltre l’ipocrisia della ragione di stato, oltre. Dove tutti volgono lo sguardo altrove, coltivano il silenzio, giocano con le parole cercando di tutelare i legami con il colosso asiatico, Lei no, si pone decisa là dove tutti hanno paura di stare, là dove si diventa scomodi, là dove ci si può far male, là dove si decide fra la vita e la morte, là. E il pensiero non può che andare al settecento, quando si fece portatrice degli ideali rivoluzionari, promuovendo alcuni dei valori che oggi costituiscono la base della nostra civiltà. Ancora una volta chapeau. y*
csxqp: guns n' roses - "chinese democracy"