a cosa serve andare bene a scuola, se non si ha un cuore grande così?
è notte, luci gialle e odore di kebab. una delle tante di chiusura, luglio è ormai lontano, e questo agosto non sembra poi neanche tanto agosto. piove, ho residui di cioccolato sul gomito e non so nemmeno bene come ci siano finiti. ho fame. il tempo è un pazzo col banjo, e prima o poi leggerò quel libro.
a volte perdo il segno... a che punto sono arrivato?
ecco, tutto ciò non aiuta. l'understatement smodato, la tendenza a conservare, conservare, conservare, aspettare, aspettare, prima o poi. una malcelata vena polemica, a volte fine a se stessa, spesso no. alla fine mi piacciono le cose un pò sottovalutate, non sempre capite, o apparentemente complicate da capire, così intensamente geniali ma inspiegabilmente così di nicchia. temo però sempre che lo spessore si sia un pò assottigliato.
cosa chiedere di più? perché non chiedere di più?
e conto le pietre che tengo in tasca, e sono così tante che ho perso il conto. tiro un respiro di sollievo. diventano strada, a volte. c'è qualcuno che bussa. mi tengo l'affetto sincero dei colleghi, la mia barba un pò in disordine, il mio braccio più grande dell'altro. dimentico la cornice e la prospettiva, o le ignoro entrambe. non sopporto le procedure, quando vengono prima del buonsenso, quando non si sa interpretarle, quando diventano rigide e ipocrite, quando sono accettate acriticamente.
il mondo è un gioco a somma zero?
è notte, luci gialle e odore di kebab. non so bene cosa altro dire, sono qui a scrivere un altro post pensieroso senza capo nè coda, farcito di domande senza risposta, che poi son le più belle, del resto. ho voglia di partire. f
csxqp: rino gaetano - "la zappa... il tridente il rastrello la forca l'aratro il falcetto il crivello la vanga"
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page