ogni santo giorno mi tocca usare l'automobile, 20 km all'andata e altrettanti al ritorno, perchè lavoro lontano, in una zona servita male dai mezzi, e così mi tocca l'inferno, un serpentone di automobili, semafori, rallentamenti, incolonnamenti, incidenti, per attraversare la città, cercando di evitare le zone calde, votandomi a ogni santo, perchè tutto fili liscio, senza intoppi... è un continuo agognare l'arrivo, che poi non è l'ultimo dei mali, perchè c'è sempre un'altra fatica, la ricerca del parcheggio, lo spazio che ti consentirà finalmente di abbandonare la macchina e ogni tensione... e dire che la giornata lavorativa non è ancora iniziata... cmq non è questo il punto, ciò di cui volevo parlarvi sono i motociclisti, una categoria poi non tanto dissimile dai "golfisti", ma che secondo me merita una piccola attenzione... penso abbiate presente il tipo di soggetti, persone apparentemente normali ma armate di sprezzo del pericolo che si cimentano in slalom e ogni genere di violazione del codice della strada pur di andare, la maggior parte delle volte sotto un'auto... bè, io di questi imbecilli ne incontro a centinaia, perchè la strada è lunga e poi come si dice, la madre degli stupidi è sempre incinta... ma approfondiamo:
gente che ha nel DNA l’uso smodato del clacson, che passa col giallo ma anche col rosso, che fa il pelo ai pedoni, che nasconde la targa, che accelera là dove tutti rallentano, che la va o la spacca, che ti fa saltare lo specchietto e neanche si ferma, che non conosce la fila, che non sa aspettare, che è sempre impaziente, che scalpita, che prende una buca e denuncia il comune, che da 0 a 100 in 5 secondi, che la precedenza è un’opinione, i semafori un optional, il codice un testo discrezionale…
e poi invasioni di corsia, tagli sulle strisce pedonali, transito sui marciapiedi, imbocco di vie contromano, parcheggio selvaggio, inquinamento acustico, e giù bestemmie, improperi, gesticolazioni convulse, sono loro i padroni, tutto gli è permesso, o meglio, dovuto… che si aprano le acque, deve passare il messia!
e poi te li trovi sdraiati, per terra, ad imprecare, se gli va bene, e cosa vuoi dirgli, sorridi, era inevitabile, chi semina pioggia raccoglie tempesta, non provo pietà, io sorrido, comunque sia andata avete torto, bestie…
cmq ora arriva l’inverno, è il momento di domare il vostro ardore, di riporre il mezzo nei box, di andare in letargo, a meno che non siate degli impavidi, allorché non posso che augurarvi un fottuto inverno di pioggia e gelo… buon viaggio! y
clxpq: joe r. lansdale – “il mambo degli orsi”