tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, dicembre 19, 2011


"dove sei adesso e dov'eri cinque anni fa?"

è da questa domanda, tratta dal censimento ufficiale Istat, che Caterpillar aveva dato il via al censimento dei propri ascoltatori, e fra loro, io. Caterpillar è una storica trasmissione di radio2 che mi ha fatto compagnia in tutti quegli anni che volante alla mano mi è toccato rincasare dal lavoro fra code, semafori, nebbia, lavori in corso, imbecilli, incidenti, neve e smadonnamenti. Anche se l'auto, e con se l'autoradio, mi hanno abbandonato da mesi, non ho potuto esimermi dal seguire, via podcast, le allegre discussioni, dissertazioni, boiate di Cirri & Co... e così, venuto a conoscenza dell'iniziativa, e dopo un continuo rimandare, ho deciso di partecipare anch'io, di dire la mia, e presenziare alla trasmissione, per raccontare che:

"Cinque anni fa vivevo in casa con i miei genitori, avevo un contratto a progetto ma mi sentivo libero, perchè potevo permettermi di fare e disfare, andare e tornare, prendere e lasciare senza pensieri. Oggi vivo in affitto, ho un lavoro a tempo indeterminato e sono prigioniero, vincolato da due contratti e dalla paura di osare (e lasciare ciò che così faticosamente sono riuscito a costruirmi"

credo di aver scritto qualcosa di tremendamente vero, perchè quello sono proprio io, e devo anche esser stato ispirato, perchè quando mi hanno domandato cosa avessi scritto, e aver sentito la risposta, si sono subito ricordati del mio nome... ho temuto il peggio, il doverlo raccontare in diretta, e l'incubo mi era stato esplicitato, "quando torniamo dalla pubblicità parli tu, se te la senti", ma anche in questo caso devo esser stato molto convincente, quel "vi prego no" deve aver fatto effetto, perchè alla fine non ho parlato, e tutto è filato via liscio (come lo può esser la tachicardia sul monitor).
Una volta tanto non ho lasciato perdere, non ho permesso che lo scorrere del tempo decidesse per me. Il raffreddore, il mal di gola, il freddo, la timidezza e l'imbarazzo di essere solo non mi hanno scoraggiato. Ho scritto, prenotato, preso un permesso e ho partecipato, perchè ne avevo voglia, perchè ogni lasciata è persa, perchè non si può vivere di solo lavoro. y

csxqp: caterpillar @ radio2 - "diretta del 19/12/2011, teatro elfo puccini"

2 Commenti:

Blogger Unknown ha detto...

Grande Y! Mi sembra una frase proprio vera però secondo me proprio perchè ti senti così dovresti davvero trovare il coraggio di cambiare!(non so se è un buon consiglio dato che proviene da un'ancora idealista 23enne, però forse man mano che si va avanti con l'età la disillusione impedisce di prendere in mano la situazione. Io però da quel poco che ho visto e conosciuto di te, da tutto quello che ho letto nel corso di questi anni su questo blog credo di poter dire che puoi dare tanto Y!Bacio!

9:16 PM

 
Blogger tabacchi fc ha detto...

credo che se trovassi una ragazza molte delle mie inquietudini si placherebbero ;)..... lo y. innamorato è un y. diverso!
molti si costruiscono la loro strada, io invece prendo quella che mi si presenta perchè non so dove voglio andare, dove voglio incanalare il mio "potenziale", e così mi sento spesso insoddisfatto. Per cambiare ho bisogno di avere un perchè, un obiettivo da raggiungere, e il problema è tutto qui, non so cosa voglio! cmq grazie, i tuoi commenti non solo alimentano il blog, ma anche il mio spirito. y

8:16 PM

 

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