continuo a interrogarmi, a cercare un senso, un motivo, una giustificazione... mi trovo a riflettere, ancora una volta, sull'amicizia, e sull'amore, ma partendo da una nuova prospettiva, da un punto di vista alternativo, la lontananza, perché razionalizzando è forse questa la discriminante, e attraverso questa posso trovare una soluzione alle domande che mi tormentano, perché è un qualcosa che ho già sperimentato, e che posso analizzare, senza la paura di essere abbagliato, dai sentimenti...
il tutto è scaturito da una serata, quando un caro amico mi ha detto che a breve, probabilmente, si sarebbe trasferito all'estero, per seguire il suo sogno, vivere affianco della persona che ama. All'inizio, egoisticamente, ho dubitato della sensatezza di questa decisione, ma poi, dopo qualche passo, non ho potuto che appoggiarne la scelta, quella scelta che avrei fatto anch'io, se le cose fossero andate diversamente... ma una volta condivisi i progetti, matabolizzata la notizia, non ho potuto non pensare a cosa ne sarebbe stato della nostra amicizia, e quindi agli effetti che la lontananza avrebbe inevitabilmente prodotto. In un momento in cui vorrei instaurare, partendo da presupposti difficili e complicati, un rapporto di amicizia con una ragazza lontana mi domando se, in condizioni di partenza ottimali, sono capace di mantenere un analogo rapporto con una delle persone a cui mi sento più legato. La triste verità è che non ne sono certo, perché l'esperienza mi insegna che, per quanto si possa voler bene a qualcuno, e per quanto il legame sia forte, la separazione fisica porta inevitabilmente ad inaridire il rapporto. Mi è capitato di frequentare assiduamente una persona, e poi affrontarne la partenza per un paese straniero, neanche troppo distante... per quanto le avessi promesso di non abbandonarla, per quanto mi fossi ripromesso di continuare a coltivarne l'amicizia, non ci sono riuscito, ho fallito... anche mia sorella, la persona a cui più voglio bene, in questo momento è lontana, e per quanto i miei sentimenti siano rimasti immutati devo ammettere che la distanza si fa sentire, è un male che piano piano indebolisce il nostro rapporto... questo mi porta a credere che la lontananza sia un ostacolo insormontabile, soprattutto per me, che ho sempre pensato che le persone bisogna "viverle", che le esperienze vanno condivise, e che il raccontarsi l'esistenza senza mai farne parte non è sufficiente.
Partendo da questo presupposto capisco che non sentirti ha un senso, perché è stupido illudersi, pensare di poter instaurare un'amicizia quando quello che potremmo condividere sono solo le parole, il dirsi due cose ogni tanto, finché parlarsi non avrà più senso, perché saremo di nuovo estranei, ognuno impegnato a vivere la propria vita.... per quanto mi possa ingannare pensando di poter far parte del tuo vivere lontano da me mi rendo conto che non è plausibile... vorrei riuscire l'ha dove ho fallito con chi amico lo era già, con chi per anni aveva condiviso la mia esistenza, con chi mi voleva bene, e per cui ero importante... qualche settimana fa mi domandavo se era possibile un nuovo inizio, se mi sentivo pronto per impegnarmi in un lavoro di conversione, verso un relazionarsi diverso... forse ci sarei riuscito, o forse no, ma adesso mi è chiaro che la discriminante non sono i miei sentimenti, quello che posso o meno provare per te, ma la lontananza: non ho bisogno di amici distanti che mi raccontino la loro vita, ho bisogno di qualcuno che sia presente, e voglia condividere la mia, qui, adesso.
eppure ti penso, sempre...
la verità è che la lontananza non è la causa, ma la scusa, che mi serve, per convincermi, che non possiamo essere amici…
la verità è che ti sono stato vicino finché ho potuto, fino a perdere il senno, e la ragione…
la verità è che continuo a volerti bene, e così il sentirti nominare mi fa male, come il sapere della tua vita, perché, irrazionalmente, sono fermo ancora lì, al punto in cui vorrei essere con te, anche se non mi vuoi…
la verità è che penso troppo…
csxqp: the xx - "sunset"
1 Commenti:
nella città in cui sono cresciuto, e in cui non vivo più da ormai circa quindici anni, ho ancora degli amici, e intendo amici di quelli davvero importanti. nonostante i chilometri che ci separano non siano poi così tanti spesso prevalgono la pigrizia e la difficoltà ad incastrare i nostri impegni, e finisce che riusciamo a vederci, o a sentirci, solo ogni tanto, ed è purtroppo un tanto che si misura in anni.
tuttavia avviene, quando ci troviamo, una cosa che mi lascia sempre sorpreso, e incredulo, e felice, e cioè che ogni volta il tempo sembra ricompattarsi all'istante. ci si aggiorna sulle nostre vite, si indugia nel ricordo delle nostre passate avventure e scorribande, e si sparano cazzate come fossimo al liceo: il rapporto fra noi sembra non cambiare mai, gli anni e i chilometri non fanno sentire il loro peso e ogni volta, davvero, sembra ieri che ci siam visti per l'ultima volta. e così anche se non ci sentiamo spesso so che loro ci sono, fanno sempre e ancora parte della mia vita, e questa per me resta una cosa prodigiosa e inspiegabile.
anche jj del resto in questo periodo è lontano, ma è solo un periodo, e quando finalmente ci rivedremo i parecchi mesi in cui non ci siam visti, ne sono certo, non si faranno affatto sentire.
forse manca, come dici tu, la presenza costante, e il vivere insieme pensieri e momenti, e tutte le piccole gioie e difficoltà di ogni giorno, però ammetterai che si possono condividere le proprie vite con continuità anche da lontano, i mezzi certo non mancano.
tutto questo per dirti che non credo che la lontananza inaridisca per forza il legame fra le persone, anzi, spesso rappresenta una prova del fuoco per capire quali persone contino veramente e quali no. sono sicuro che la nostra amicizia, a cui tengo moltissimo, se e quando partirò, non sarà compromessa, o inaridita, o indebolita dalla lontananza.
sul resto del tuo post non ho altro da aggiungere alle verità che lo concludono, sei sempre molto lucido nell'analizzare il momento in cui ti trovi. spero davvero che riuscirai a spostarti da quel punto e a intraprendere il lungo e difficile cammino per dimenticarla. f
11:47 AM
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page