nella gente che si riversa nelle strade e nelle piazze il 25 aprile è vivo.
nelle pagine vibranti della nostra costituzione il 25 aprile è vivo.
in quelli che ci credono davvero alla possibilità di un paese migliore, il 25 aprile è vivo.
nelle persone stufe marce del potere che si fa arroganza il 25 aprile è vivo.
in quelli che non si disinteressano il 25 aprile è vivo.
in quelli che tutti i giorni provano a gettare nelle crepe aride di questo paese piccole gocce di civiltà, goccia dopo goccia, instancabilmente, sperando che nasca qualcosa, il 25 aprile è vivo.
nei piccoli e caparbi gesti di resistenza il 25 aprile è vivo.
nonostante gli inciuci e le intese spaventosamente larghe, nonostante le macerie e l'arretratezza, nonostante la mafia e la corruzione, nonostante le occasioni sprecate e le stragi impunite, nonostante l'apatia e l'inettitudine della politica, nonostante la disuguaglianza e la disoccupazione, nonostante quelli che si riempiono la bocca con la parola cambiamento ma poi non hanno il coraggio di metterlo in atto per davvero, nonostante questo paese faccia di tutto per convincerti ad andartene, nonostante tutto questo, il 25 aprile è vivo.
perché se davvero fosse morto lo saremmo tutti, e non avremmo più niente a cui aggrapparci.
non sono ancora riusciti ad avvilire stuprare calpestare tutte le nostre speranze. molte, ma non tutte.
celebriamolo, ora e sempre, e lasciamoci ispirare per una nuova liberazione.
se i partigiani tornassero tra noi si rimboccherebbero le maniche. f
csxqp: marco paolini e i mercanti di liquore - "l'italia"
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