dopo due settimane, a spasso, in un altro continente, fra catene montuose e monasteri, dal Kashmir al Ladakh, mi ritrovo a casa, felice, per quello che ho vissuto, e per quello che ho ritrovato, e che solo ora capisco quanto mi sia mancato…
la musica, avvolgente, onnipresente, ad alto volume, che mi allieta, come sottofondo o protagonista di giornata, stimolandomi a pensare, a coglierne il significato, o mi spinge a cantarne i versi, con violenza, scaricando stati d’animo ed emozioni…
il mio letto, con le lenzuola fresche, il cuscino morbido, e quella intimità che non ti permette di abbandonarlo, se non con grave sforzo…
la colazione, nella quiete, fatta di caffelatte e biscotti, brioches e savoiardi, fette biscottate e marmellata, un momento in cui riconciliarsi col mondo, con calma e tranquillità…
la bicicletta, lo strumento delle mie evasioni, fisiche e mentali, il mezzo che mi spinge ad uscire di casa ed esplorare la città, anche senza motivo, purché si vada…
gli amici, le persone che fanno parte della mia vita, che mi vogliono bene, con cui ho lasciato aperti discorsi e progetti… ci sono viaggi da organizzare, idee da condividere, impegni da perfezionare, attività da riprendere, lavori da sviluppare…
è bello partire, ma è anche bellissimo tornare. y
csxqp: manuel agnelli feat. vasco brondi - “oceano di gomma”
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