l'amore a distanza cammina in bilico come un funambolo su un cavo telefonico, accenna passi di danza insieme alle dita che volteggiano sulla tastiera di un cellulare, si tuffa nel mare delle fibre ottiche e si fa onda, per levigare e smussare con paziente tenacia gli angoli di pixel sempre troppo grandi.
l'amore a distanza vive di rammarichi e di sogni, parla al condizionale e al futuro, si avvita al passato, spreca il presente, passa il tempo a scandire conti alla rovescia che sembrano interminabili, in un frustrante susseguirsi di attese lunghissime e di incontri sempre troppo brevi.
l'amore a distanza è sotto vetro e sotto vuoto, è un bisogno prepotente dei suoi occhi e delle sue braccia, è un saliscendi di malinconie e aerei low cost.
l'amore a distanza è un'inquieta e urgente necessità di colmarla, questa distanza.
l'amore a distanza è una guizzante occasione per osare. f
csxqp: roberto vecchioni - "velasquez"
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