un altro anno è finito, amici calici e scoppi, di risate e polvere da sparo, e io affacciandomi a questo duemilaquattordici avrei voglia di mettere un punto, un punto fermo che stabilisca uno spartiacque fra il prima e il dopo, che permetta di archiviare il passato per poterlo osservare meglio dal presente, comprenderne senso e risvolti, isolandolo in un comparto temporale nitido e giudicabile, aperto al futuro e pieno di fiduciosa trepidazione per quello che mi aspetta, avrei voglia di mettere un punto così ci provo: punto, ma niente si lascia inquadrare, punto, ma niente si fa chiaro, punto, e tutto ciò che è scorso continua a scorrere incerto e inquieto, punto, ma un punto non c'è, il passato prossimo è una confusa nebulosa informe, punto, non riesco a capire molto di quello che sono stato, ho voluto e perfino ho pensato, ma insisto, non mi dò per vinto e riprovo, mille volte, punto, punto, punto: niente da fare, me ne servirebbe uno solo perché già due sono troppi... riesco solo a mettere in fila tanti puntini, sospesi, dubitativi e assorti in un flusso senza capo né, frasi smozzicate che provano a giustificare una rotta inconcl, troppi progetti (aperti e mai chiusi; ma in fondo ciò che conta davvero è che l'orizzonte mi strizzi l'occhio, complice, e che io abbia una gran voglia di abbracciarlo, lasciandomi alle spalle uno dei post fra i più inutili che abbia mai scritto, f
csxqp: mercanti di liquore - "un punto"
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