tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

sabato, aprile 12, 2014



la verità è che mi sono divertito. mi sono incazzato, ho visto molte scelte sbagliate e modalità di gestione arroganti che mi hanno fatto star male, ho lottato e rivendicato, sono stato ostaggio di turni ipervariabili, ho sentito la fatica e la stanchezza infierire sulle mie braccia, schiena e gambe, sono stato sottopagato e ho imparato meno di quello che avrei voluto. ma mi sono divertito, eccome.
come al solito, pur consapevole che in qualche modo questo sia un atteggiamento fuori moda e fuori dal tempo, finisco per misurare la qualità delle esperienze dalle persone con cui le ho vissute, che ho conosciuto, con cui ne ho condiviso umori e circostanze: è stato così vero per il teatro, è valido allo stesso modo per il gelato.
perciò se penso alle mille cazzate sparate dietro il banco, agli scherzi, agli episodi che mi hanno fatto ridere, ai viaggi intercontinentali, alla battaglia sindacale, alle serate nottambule post chiusura, alla complicità dei miei compagni di fronte alle cose che non vanno, ai giochi e agli abbracci, beh non posso che ammettere di essermi divertito un sacco. e poi, ricchezza nella ricchezza, ho avuto anche la fortunata opportunità di conoscere persone di ogni tipo, da tutto il mondo, dall'asia all'africa al sudamerica, che mi hanno raccontato com'è la vita a manila, ad asmara, a colombo, o a montevideo (e ho finito per imparare modi di dire ed espressioni colorite negli idiomi più disparati: caralho, kakova kuja, chupaconcha!).
se la fine di un'esperienza ti lascia in eredità persone che puoi chiamare amici significa che è stata un'esperienza che valeva la pena di fare, e su cui non avrò mai rimpianti.
così ieri, dopo quasi cinque anni, ho dato felicemente le dimissioni: niente più coni e coppette, niente più mani ruvide e cioccolata sui gomiti, nuove avventure mi aspettano, a mia volta in un nuovo paese. sono curioso di sapere, dopo shakespeare e la stracciatella, cosa abbia in serbo per me questa mia esemplare carriera da lavoratore del nuovo millennio. f

csxqp: uochi toki - "traccia 2"

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