tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

martedì, novembre 24, 2015


Negli automobilisti ho constatato una certa disinvoltura, non solo quando sono alla giuda, ma anche e soprattutto quando sono fermi, in sosta, parcheggiati, a lato strada, in seconda fila, o negli appositi spazi. Ignorano, non riflettono, o semplicemente se ne fregano, e così estratta la chiave allungano la mano sulla maniglia, e via, aprono la portiera senza farsi domande, senza pensare… al mondo esistono solo loro, e tutti gli altri si dovranno adeguare.
Sono degli scellerati. Questa imperdonabile leggerezza è fonte di innumerevoli incidenti, anche mortali. Mi piacerebbe sensibilizzarli nel fare attenzione, perché questo gesto, apparentemente banale, può distruggere la vita delle persone. E dire che basterebbe così poco per evitare tante tragedie…

E così, come sarà successo anche a voi, amici ciclisti, mi ritrovo, ultimamente spesso, a dover scansare un’improvvisa portiera aperta senza troppi riguardi, riuscendo ad aver salva la pelle solo per fortuna, accortezza, istinto, o meglio, grazie alla mia buona stella. Si, perché è solo questa la ragione per cui adesso sono qui a scriverne, perché quasi ogni volta sono riuscito ad evitare la sportellata, deviando la corsa, ma rischiando di esser travolto dal sopraggiungere delle auto. Queste esperienze mi hanno riportato alla triste realtà dei fatti, e così mi sono fatto più attento, diffidente, guardingo, e adesso osservo bene gli abitacoli, scruto gli occupanti, mi forzo nel rallentare la marcia, e di stare il più possibile distante, cercando di non esser investito del traffico che incombe. Purtroppo però c'è sempre l'imprevisto, e poco più di un mese fa mi sono preso la mia bella dose di dolore. Poteva andare peggio, ma è stata comunque una dura lezione. Il sogno di poter pedalare in sicurezza è definitivamente infranto. Questo piccolo incidente mi ha reso consapevole del mio essere vulnerabile, alla mercé di auto e pedoni, motorini e furgoni. Non sono più così convinto di voler accettare il rischio, e voler continuare a pedalare, in una città che non ti vuole, e che fa di tutto per scoraggiarti. E' il momento di riflettere, e forse smettere. y

clxqp: didier tronchet - "piccolo trattato di ciclosofia"

p.s. caro automobilista, che ti piace fare dell’ironia, io posso salvare il mondo anche un po’ più a destra solo se sopravvivo alla tua colpevole dimenticanza circa il mio diritto di esistere.

1 Commenti:

Blogger tabacchi fc ha detto...

non smettere mai, e non dargliela vinta... armati di prudenza e resisti! oppure trasferisciti qui, dove le bici sono più importanti delle auto. bike rules! f

11:27 AM

 

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