tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

sabato, ottobre 09, 2021

 

 

dai su, levati dal cazzo, ma tutti a me devono capitare oggi?
(si ma stai calmo, non ti scaldare, lascialo svoltare in pace)
non ci posso credere, un altro cantiere, ma è una congiura questa
(ringrazia che facciano manutenzione, in molte città italiane le buche diventano presto voragini che inghiottono le macchine)
si però muoviti, mi stanno cadendo le palle, santo cielo, ma quanto è lento questo?
(senti da che pulpito, hai parlato proprio tu che sei sempre un bradipo qualunque cosa tu faccia)
e bravo il mio coglionazzo, bella manovra, vuoi anche l'applauso?
(guarda che ha fatto soltanto un'inversione a u, in un punto in cui peraltro è lecito farla)
ormai ho messo il cofano davanti, col cazzo che ti faccio cambiare corsia
(convivenza civile, mai sentito il concetto? qualcuno la prossima volta farà passare te, funziona così)
dai che il semaforo non è ancora rosso, una bella accelerata e lo brucio, che dritto che sono
(si, ma quando ti beccherà una telecamera e ti faranno una bella multa non venire a piangere da me)
si stavolta ti è andata bene, ti lascio passare, sarò magnanimo, ma la prossima volta stai sicuro che ti sperono
(vabbè, questa è talmente stupida che non te la commento neanche)
forza, su bello, animo, pedala, non è che siamo tutti qui ad aspettare te
(ora non ti riconosco davvero più, proprio tu te la prendi coi ciclisti)
due gocce di pioggia e diventate tutti conigli, ma santo cielo, se avete paura di guidare statevene a casa
(la scarsa visibilità impone prudenza, ci puoi anche arrivare da solo)
tutti intruppati in fila, ma non ce l'avete un lavoro, branco di fannulloni, che accidenti ci fate tutti in giro in macchina a quest'ora?
(ci sei pure tu, o sbaglio?)
suca!
(e dai però, su, un po' di contegno)

è da un po' di mesi che sto andando tutti i giorni a lavoro in macchina. in generale non mi pesa affatto, soprattutto perché ormai conosco il percorso talmente bene che potrei quasi guidare ad occhi chiusi, e poi perché andare in macchina rappresenta un'occasione perfetta per ascoltare musica, ogni settimana un cd diverso dalla mia ormai ciclopica e anacronistica collezione.
ultimamente però, forse per via di qualche rallentamento di troppo sul percorso, e per essermi ritrovato invischiato in colossali ingorghi apparentemente ingiustificati e senza speranza, mi sono accorto di essere più irascibile e meno indulgente del solito. non è nemmeno un periodo particolarmente stressante, perciò non ho davvero nessuna giustificazione plausibile per questi sprazzi di mister hyde che ogni tanto prepotentemente vengono fuori: mi sorprendo a imprecare e a smadonnare impaziente, posseduto dall'arroganza solipsista di essere l'unico a dover effettivamente andare da qualche parte, come se fosse soltanto il mio il tempo prezioso che viene sprecato. insomma gli altri mi sono solo di intralcio: sono sempre pronto a reclamare diritti senza concederli al prossimo, e senza farmi carico dei corrispondenti doveri.
dura un secondo, un secondo soltanto, ma c'è: mister hyde è lì, e ogni tanto salta fuori. per fortuna il dottor jekyll non si scompone ed è sempre pronto a calmarlo, a rimettere le cose in prospettiva, a ripetere che la pazienza che devo avere con gli altri è sicuramente inferiore a quella che gli altri devono avere con me, e che nel bilancio globale sono e sarò probabilmente sempre in debito. chissà quante volte sono io, magari senza nemmeno accorgermene, di intralcio a qualcuno, e non solo sulla strada ma anche al lavoro per esempio, o, per dire, al supermercato, o in qualsiasi relazione interpers...

bla bla bla, al diavolo la pazienza, ma cos'è questo buonismo dei miei stivali, hai scassato veramente le palle, diciamolo, guidano tutti come cani, randagi per giunta, si meritano tutte le maledizioni del caso, e se davvero non possiamo speronarli almeno non li lasceremo passare, e che diamine, nemmeno al supermercato passeranno, al diavolo la pazienza, se non l'ho ancora detto
(sulla parete di un negozio di cose usate dove mi capita spesso di andare c'è appesa questa scritta, che trovo molto bella: sii gentile, ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui tu non sai nulla)
f

csxqp: beans on toast - "a whole lot of loving"

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page