tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

venerdì, febbraio 03, 2023

 

 

f: salve, scusa il disturbo, sono un tuo grande fan. me lo faresti un autografo?
kaj: ma certo, dove? come ti chiami?
f: mi chiamo f. pensavo su questa foto.
kaj: bene. (si ferma, cerca di mettere a fuoco qualcosa) f… f… (improvvisamente realizza e si mette le mani sulle palle).
f: beh, che c'è?
kaj: ho capito chi sei, sei quell'f lì, quello che scrive strampalati dialoghi immaginari con entità astratte o persone morte, spacciandoli per divertenti. vuoi sapere una cosa? io sono in carne e ossa, vivo e vegeto, e intendo restarci a lungo. stai lontano da me.
f: beh erano personaggi storici e leggendari, e poi come hai detto tu erano dialoghi immaginari, non sta scritto da nessuna parte che i protagonisti debbano essere per forza morti. tu pure sei storia e leggenda, e lo sei in vita, cosa vuoi di più?
kaj: (scandendo la parola fra sé e sé, come per assaporarla)… leggenda. continua pure…
f: ma si dai, il tuo nome, le battaglie per i diritti civili, le tue imprese sul campo. hai giocato in una delle squadre più spettacolari della storia, una di quelle che hanno contribuito non poco nel farmi innamorare di questo sport.
kaj: (ci pensa un attimo, si toglie le mani dalle palle, e si rilassa): così va meglio. va bene, facciamo questo autografo. (si toglie gli occhialoni per osservare meglio da vicino) però, bella questa foto.
f: vero? ha una composizione particolarmente felice secondo me: palla da un lato, canestro dall'altro, il difensore ormai spacciato. mi piace il dettaglio della testa di un altro difensore completamente tagliato fuori dall'azione che sbuca impotente dal basso. e poi adoro l'idea di movimento che trasmette, voglio dire, si sa già dove finirà la palla, come se la mente di chi la osserva ne potesse disegnare automaticamente la traiettoria.
kaj: io volevo solo dire che ha un bel bianco e nero, molto luminoso, che la rende un po' fuori dal tempo, ma tu l'hai descritta sicuramente meglio. deve piacerti proprio. l'hai scattata tu?
f: non sono così vecchio! (ride)
kaj: ah scusa, sembravi.
f: (gli lancia uno sguardo accigliato). però si, mi piace. così tanto che ho finito per incorniciarla e appenderla nell'ingresso.
kaj (alza gli occhi al cielo): immagino come sarà contenta la tua fidanzata.
f: no, infatti. diciamo che sopporta con stoica rassegnazione questa come tante altre mie manie, ha più pazienza di quella che dice di avere. comunque fuori dal tempo lo è di sicuro
kaj: la tua fidanzata?
f: (lo guarda ancora malissimo) ma no, questa foto. al di là della sua perfezione estetica racconta un basket che semplicemente non esiste più.
kaj: cosa vuoi dire?
f: il gancio cielo.
kaj: santi numi, so già dove vuoi andare a parare.
f: il tuo marchio di fabbrica, il tiro che stai eseguendo, immortalato nell'immagine. il gancio non lo fa proprio più nessuno, è scomparso, come le musicassette e le cabine telefoniche. credo di essere uno degli ultimi a cui è stato insegnato dal proprio allenatore, quando ancora calcavo i parquet.
kaj: lo dicevo che sei vecchio! (ride) e a dirla tutta erano almeno vent'anni che non sentivo usare l'espressione "calcare il parquet" (ride ancora).
f: (lo guarda impassibile) sto facendo un discorso serio. è un altro pezzo di passato che è scomparso, seppellito dal tempo. e poi mi dispiace un sacco per il tuo record.
kaj: il mio record?
f: si dai quello di punti: 38.387 per la precisione, mai nessuno ne ha fatti così tanti nella storia della nba. beh lo saprai anche tu, nel giro di pochi giorni verrà battuto. è questione di ore probabilmente.
kaj: si certo, il record, me ne stavo quasi dimenticando. beh, sai, non mi sembra così importante, non è che me ne freghi poi molto, alla mia età poi. ma perché la cosa ti cruccia così tanto?
f: non lo so. anzi si. credo di saperlo… credo che abbia a che fare con il fatto che quando lebron james ha cominciato ad accumulare i suoi primi punti io già avevo smesso di giocare seriamente.
kaj: oddio, seriamente…
f: si va bene, d'accordo, ero solo una riserva scaldapanchine in una squadra scalcinata, ma non è questo il punto. il punto è che avevo già smesso di giocare. ero già grande quando lui ha iniziato, ho bene in testa tutta la sua carriera. non so bene come spiegarlo, mi dà una strana sensazione sapere che il tuo primato verrà battuto. non saprei, mi fa sentire, come dire…
kaj: … vecchio?
f: ma no, certo che no! (fa una lunga pausa riflessiva) si, un po' si. va bene, lo ammetto, è così.
kaj: (ride) vedi? lo dicevo io. la verità non è che sei vecchio, non così tanto insomma, è solo che sei un fottuto nostalgico. si, d'accordo, il basket è molto cambiato negli ultimi anni, le prodezze muscolari e quelle balistiche hanno preso sempre più spazio a scapito di quelle tecniche, ma fa parte della normale evoluzione delle cose. scusa, non è sempre lo sport più bello del mondo?
f: si certo, non sto dicendo questo.
kaj: non lo segui anche quest'anno con la stessa immutata passione, come da almeno trentacinque a questa parte?
f: ovvio.
kaj: e poi dimmi, quante volte ti capita di fare un gancio quando giochi nei campetti all'aperto che ancora ti ostini a "calcare"?
f: mai.
kaj: e allora smettila di guardare al passato, del resto le tue stupidaggini le stai scrivendo su un computer, mica con piuma d'oca e calamaio. ti dirò, io sono contento che il mio record venga battuto, intanto perché, insomma, è un'altra leggenda assoluta quella che mi supererà. e poi perché i record sono fatti per essere infranti: sono davvero curioso di sapere cosa succederà dopo, se qualcun altro, magari fra altri trent'anni, sarà in grado di alzare ulteriormente l'asticella. non è meraviglioso poter osservare il progresso?
f: si, forse hai ragione.
kaj: quello che voglio dire è solo: goditi lo spettacolo, senza pensare troppo. goditi lo spettacolo del presente: vale per ogni cosa. ora se mi dai una penna ti faccio 'sto benedetto autografo.
f: (tastandosi a lungo le tasche) cavolo, mi sa che non ce l'ho una penna. vanno bene lo stesso una piuma d'oca e un calamaio?
kaj: (borbotta parole incomprensibili, prima di andarsene)

cvxqp: thomas carter - "coach carter"

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