l'abbraccio del sole, il calore dentro le ossa, la carezza del vento sulla pelle, la luce che indugia fino a tardi e non ne vuole sapere di andare a dormire, quella smania di uscire e star sempre fuori.
l'azzurro sulla testa, il verde dappertutto, mangiare all'aperto, la città che si risveglia, camminare e osservare le cose per il puro gusto di poterlo fare, nuove foglie, nuove piante, panchine e gradini per leggere, le ruote sull'asfalto bollente, il canestro, la palla, la stanchezza sana dopo una corsa, maniche corte, pantaloni corti, quel puro, assoluto e fugace senso di libertà.
e poi gelati, cavalli, lepri, coccinelle, scoiattoli, ali rapaci spiegate in larghi giri, e pigri campi silenziosi a perdita d'occhio.
eccola, finalmente, l'estate. da assaporare e tenere stretta, finché dura. il cielo solo sa quanto mi era mancata. f
csxqp: cory branan - "the prettiest waitress in memphis"
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