tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

domenica, ottobre 01, 2023

 

 

mi ha fatto uno strano effetto rivedere stagnola dopo tutto questo tempo.
qualche settimana fa, come alcuni fra voi innumerevoli lettori già sanno, il nostro corto è stato proiettato qui ad aachen nell'ambito di un festival dedicato alla mobilità alternativa, (probabilmente perché il protagonista, in effetti, non fa altro che girare a piedi e prendere il tram), in quella che, a distanza di dieci anni dalla sua realizzazione (meglio tardi che mai), è stata la sua prima assoluta.
alla fine della proiezione mi hanno teso un'imboscata e mi è toccato raccontare, in tedesco e davanti a tutti gli spettatori (quattro gatti, per fortuna), qualcosa riguardo al corto. ho avuto la riprova che non sono affatto capace di parlare in pubblico, vado completamente nel panico, sudo e biascico, incapace di mettere una parola dietro l'altra in modo sensato. insomma non un bello spettacolo, poveri spettatori, ho pensato, come se non fosse bastato il nostro film, ecco il colpo di grazia. alla fine sono riuscito chissà come a blaterare un paio di cose sulla genesi del progetto, sulla canzone delle luci, sul significato del titolo e sul finale. se qualcuno ha capito qualcosa, non saprei dirlo con certezza.
ma rivederlo mi ha fatto una strano effetto, dicevo, perché in realtà devo confessare che mi è piaciuto, in un modo che non mi aspettavo. a parte la qualità delle immagini, dolorosamente imbarazzante, che rendeva ogni movimento sullo schermo quasi una tortura per l'occhio, e al netto dell'atmosfera amatoriale che per forza di cose pervade tutto il corto, alcune scene, alcune inquadrature e alcuni raccordi li ho trovati a loro modo davvero creativi e il risultato complessivo per nulla banale. meglio di come lo ricordavo, insomma, forse perché il tempo ha distorto la percezione, e per la prima volta non l'ho visto con gli occhi di chi l'ha vissuto e assemblato, ma con più distacco.
le reazioni degli spettatori alla fine della proiezione, quelli che almeno sono venuti a raccontarmele, sono state interessanti, e sono a ben pensarci le uniche che contano: c'è chi è rimasto colpito e sgomento per la scena del ponte, c'è chi ha apprezzato la svolta positiva del finale, e c'è chi ha fatto congetture sui personaggi. a qualcuno alcune scene per forza di cose proprio non sono piaciute, e c'è chi ne ha apprezzato l'atmosfera malinconica, e lo sguardo sulla città. una ragazza ha trovato molto interessanti le inquadrature in cui si vedono solo i piedi del protagonista, mi ha detto che da tempo le piacerebbe girare un corto solo con quel tipo di inquadrature, le ho detto che potrebbe essere una buona idea, più che altro perché non mi sembra troppo complicata da realizzare, chissà che magari non si possa girare insieme.
che roba, non l'avrei mai detto: già mi sembrava completamente assurdo e stupefacente che siamo riusciti a realizzarli, questi nostri cortometraggi, ma pensare che tutti abbiano avuto una vera proiezione, che siano stati visti da veri spettatori, e che a qualcuno siano perfino piaciuti, beh mi sembrerà sempre una cosa meravigliosamente incredibile. f

csxqp: luca barbarossa - "come dentro un film"

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