tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

lunedì, giugno 03, 2024

 


fra le tante sensazioni belle e positive che mi riporto in germania dopo quest'ultimo viaggio a milano (risate, confidenze e pezzi di vita, la fortuna di avere una famiglia e tanti amici da incontrare, il privilegio immenso di poterli abbracciare) c'è anche un rinnovato entusiasmo verso la magia, dopo un lungo periodo in cui l'avevo messa da parte. non dico che la passione si fosse spenta, ma un po' assopita, questo sì. a soffiare sulle braci per ravvivare il fuoco ci hanno pensato la mia nipotina più grande, una sua amica di giochi e un mio amico, anche lui aspirante mago.
per le prime due mi sono esibito nel parco sotto casa, in mezzo a mamme, carrozzine, altalene e urla di bambini in frenetico movimento, sfoderando diversi giochi dal mio piccolo ma variegato repertorio (con carte speciali, monete, e perfino il cubo di rubik): vedere i loro occhi colmi di meraviglia per una cosa che non si sanno spiegare è davvero gratificante. mi fa ridere che appena terminato un gioco, la bocca ancora spalancata, subito me ne chiedevano un altro, ed essere presentato con orgoglio come lo zio mago è una cosa che mi piace davvero moltissimo.
con il mio amico ci siamo seduti su un muretto e abbiamo tirato fuori un mazzo di carte, improvvisando una sessione di street magic in mezzo a tram, piccioni, auto e passanti, mostrandoci e insegnandoci giochi a vicenda. non tutto, ovviamente, è venuto come avrebbe dovuto, ma ogni gioco non riuscito ha portato a una risata, e lo smarrimento del mio amico ogni volta che un mio gioco è riuscito a stupirlo mi ha divertito davvero un sacco.
la verità è che avevo un po' lasciato andare questa passione perché mi imbarazza molto essere al centro dell'attenzione, non mi piace generare aspettative e non saperle soddisfare, e il timore di sbagliare un gioco o rovinarlo con presentazioni e mosse maldestre (cosa che purtroppo succede di frequente) si è rivelato spesso più forte del desiderio di cimentarmici e generare una piccola scintilla di meraviglia in chi mi sta davanti.
ed è davvero una gran stupidaggine: bisognerebbe riprovarci e riprovarci ancora, divertirsi, barattare ogni sbaglio con una risata, mandare sempre al diavolo tutte le proprie paure, buttarsi in acqua con le migliori intenzioni e creare onde, moltissime onde, senza preoccuparsi di quelle che si non si infrangono come vorremmo. f

csxqp: queen - "a kind of magic"

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