tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

mercoledì, febbraio 29, 2012


"quando sono arrivati gli artificieri e ci hanno disinnescati?" "siamo egocentrici come i gatti scappati dai condomini" "facevi risorgere i binari morti" "e in macchina sull'argine stavamo volentieri scomodi ad appannare i vetri" "e parlavamo delle nostre interiorità come se fossero delle metropoli" "con le nostre discussioni serie si arricchiscono solo le compagnie telefoniche" "con me non devi essere niente" "e invidiare le ciminiere perché hanno sempre da fumare" "a furia di ferirci siamo diventati consanguinei" "e hanno i fanali accesi per investerci" "sventoleremo le nostre radiografie per non fraintenderci" "ci metteremo a tremare come la california" "vedrai che scopriremo delle altre americhe io e te"...

questo è vasco brondi, e molto altro... non è possibile restare indifferenti, perché a meno che non viviate sulla luna, o non siate ricchi da strafottere, parla di noi, dei nostri tempi, e ci rivela una realtà tanto ovvia quanto dolente... sarà che a me piace crogiolarmi nelle mie debolezze, ma non posso resistergli, soprattutto ora, che conosco i brani, che canticchio le canzoni, che mi agito in casa preso dal furore, ora che l'ho rivisto in concerto...
e lo so cosa obiettate, a volte pare stonato, e le musiche sono tutte una variazione dello stesso tema, ma non è su questo che vi dovete concentrare, dovete scavare nei testi, in quelle immagini allegoriche, in quelle istantanee di una vita in cui si arranca ma si resiste...

ho bisogno delle dosi massicce di "luci". y

cmadvdqp: le luci della centrale elettrica - "stagnola " (unofficial video)

lunedì, febbraio 27, 2012





madrid è città di piazze e musei, e per farle un dispetto si potrebbe dire che, per certi versi, assomiglia un po' a milano.
mi sono piaciuti: l'orsa e il corbezzolo (onnipresenti), l'animata e piacevolmente caotica plaza de la puerta del sol, le stradine di huertas, i fucilati di goya e l'enorme guernica, il placido e tranquillo parque del buen ritiro, l'acquedotto di segovia, le salite e le discese di toledo, il cocido madrileño, le giornate di sole, il mega piatto di prosciutti non proprio tapas ma quasi, gli eleganti alcazar.
mi sono piaciuti un po' meno: il tempio egizio, aver mancato il churro con la cioccolata, il russare del tizio australiano narcolettico (meno male che il terremoto ci ha salvati), l'ostello che sembrava un centro massaggi cinese (senza nemmeno il succo d'arancia a colazione), quello un po' freddo con il ping pong abbandonato in un angolo (imperdonabile delitto), svegliarmi con il mal di gola, il cochinillo segoviano, la dittatoriale plaza de españa.
ma sopra ogni altra cosa mi è piaciuto: il tfc in viaggio, le cazzate sparate insieme, le risate felici. che alla fine non è il posto che conta, ma la compagnia! f

csxqp: francesco guccini - "don chisciotte"

lunedì, febbraio 20, 2012





e così il tfc sarà di nuovo in viaggio, di nuovo tutti insieme, più di tre anni dopo le cuccette sul mitico treno per amsterdam, anche se non è stato facile questa volta decidere una meta. non sarà dunque gerusalemme a fare da sfondo alle epiche gesta di tre poveri cristi trentatreenni: le preoccupazioni di chi ci vuole sani e salvi hanno avuto la meglio. nè guarderemo le rive del mar baltico mentre il vento gelido pungerà le nostre guance sul traghetto da tallinn a helsinki: il timore delle temperature polari e del ghiaccio nelle ossa ha prevalso. e neppure metteremo il culo a mollo nell'acqua calda, mentre il sole di sharm el sheik dipingerà di bronzo (o meglio, di rosso) la nostra pelle: non siamo ancora vecchi e flaccidi, ma giovani e avventurieri, e abbiamo ancora bisogno della strada per le nostre scorribande.
sarà così madrid ad accoglierci e a farsi esplorare, con le sue tapas e la sua movida. nello zaino lo stretto indispensabile: uno spazzolino, le gocce per calmare chi teme l'aereo, il mio impeccabile spagnolo. siamo pronti a partire... ¡vamos! f

csxqp: ska-p - "españa va bien"

venerdì, febbraio 17, 2012


fino al '96 ero un ragazzino, un coglionazzo, poi ho fatto una vacanza studio in Scozia... bè, in quella magica estate è iniziata la mia passione per la discoteca, la musica dance, la truzzaggine allo stato puro, e di questo devo ringraziare una persona, Kriss, che non solo mi ci ha accompagnato ogni santo giorno (per tre settimane) ma mi ha anche insegnato a ballare, a muovere le mani, i piedi, ignorando gli sguardi e i giudizi, dandomi sicurezza... ve lo dico perché in questi giorni, in ufficio, c'è stato un revival anni '90 e così mi sono ritrovato col braccio alzato ad ascoltare alcuni pezzi incredibili: children di robert miles, better off alone di alice deejay, let boy cry di gala, e poi gigi d'agostino, piccotto, scooter, darude, neja, lady violet, paradisio, mario più, soundlover, fragma, watergate, ma soprattutto ecuador di sash!, tutte canzoni e dj immancabili nelle nottate in viaggio verso la disco. E vi dirò di più, ho pochi cd originali, ma fra questi pochi cinque sono dj parade, e non me ne vergogno, perché mi hanno regalato dei momenti di gioia e delle sudate inimmaginabili, e ancora adesso, riascoltandoli, non posso che chiudere gli occhi e pensare a quando ballavo tutta la notte fregandomene di tutto e tutti, fin quando qualcuno mi veniva a raccattare in mezzo alla pista o fin quando il volume della musica si abbassava, e le luci mi investivano, decretando la fine della serata. Non bevevo, non fumavo, non mi drogavo, semplicemente ballavo, mi divertivo.
Amavo e amo tuttora ballare, come odiavo e odio tuttora dover uscire con le scarpe serie e la camicia altrimenti "non ti fanno entrare"... stronzate da gestori di locali, come se le scarpe da ginnastica ne ledessero l'immagine! E poi ho sempre amato la pista vuota, i grandi spazi, dove dar sfogo all'incedere delle braccia, al magico gioco di gambe, e far gruppo con gli amici, creando spazio, e poi le ragazze, quelle che hanno voglia di condividere un brano insieme, senza necessariamente un secondo fine, ma giusto perché è bello così, perché la passione per la dance può permettere questi incontri. E ancora, a casa, lo stereo fisso su radio studio più, le cassettine su cui registravo la dj parade il sabato pomeriggio, le magliette essenza, gli occhiali space... che tempi!
Adesso se vado due volte l’anno è tanto, ma quando accade vivo sempre la stessa emozione, perché la voglia non é mai passata, e neanche la passione.
La vacanza in Scozia mi ha dato tantissimo, e fra tutte queste cose l'amore per la disco. y

csxqp: sash! - "encore une fois"

p.s. grazie kriss, non potrò mai ringraziarti abbastanza per questo e per tutto il resto che hai fatto per me in quegli anni, grazie.

venerdì, febbraio 10, 2012


non voglio discutere di storia, ho voglia solo di ricordare:
ricordare come sul finire della guerra, dal '43 in poi, migliaia di nostri connazionali siano stati orribilmente trucidati,
ricordare là dove molti hanno cercato di dimenticare, nascondere, rimuovere, cancellare,
ricordare non solo i morti ma anche i vivi, i sopravvissuti, gli esuli, gli sfollati, quei diseredati, perché loro sì che devono essersi sentiti traditi, colpevolmente abbandonati, rifiutati,
ricordare la brutta pagina di una politica italiana assente, indifferente, se non ostile, e restia a riconoscere il dramma,
ricordare perché se da una parte c'era chi ti voleva ammazzare dall'altra c'era una patria che con te non voleva avere nulla a che fare, un paese che sulle macerie della guerra non intendeva farsi carico di ciò che aveva direttamente o indirettamente generato,
ricordare come dopo esser sopravvissuti al massacro ci si trovava a ricominciare una vita fra mille difficoltà, quasi che quella condizione fosse da ricondurre ad una propria colpa,
ricordare come si sia trattato di un atto vile di pulizia etnica,
ricordare i silenzi, del potere, e le urla strazianti, di chi precipitava,
ricordare la tragedia delle foibe e dell'esodo istriano giuliano-dalmata. y

10 febbraio 2012 – giorno del ricordo

p.s. vorrei ricordare anche quella merda di tito, i suoi partigiani comunisti del cazzo, e quello schifo di paese che era la jugoslavia, che giustamente è perita come era nata, nel sangue dei civili e nell'indifferenza.