tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

mercoledì, marzo 20, 2013


Per la pioggia provo un sentimento particolare, una vicinanza emotiva, un’affinità che mal si concilia con il sentire comune… mi piace soprattutto d’inverno, quando sono bello coperto, e posso uscire così come sono, alzando il cappuccio, senza ombrello, perché per quanto possa essere scrosciante non arriverà mai a lambirmi la pelle, ho troppi strati che mi proteggono per esserne impensierito… e poi ci sono i balconi, i portici, le tettoie, non sono mai completamente esposto, perché la città offre sempre un riparo… e le pozzanghere altro non sono che una sfida, un gioco dove si salta di qua e di là, si va a zig zag, cercando uno spazio libero, sicuro, un appiglio, un po’ come in montagna, dove devi sempre stare attendo a dove metti i piedi… ma se indossi le scarpe giuste allora puoi tranquillamente fregartene, ovunque camminerai non sarai mai in fallo! E così amo calzare le pedule, con la loro suola ingombrante, e la membrana impermeabile, perché sono un muro invalicabile, anche in caso di neve, e così vado spedito, là dove tutti tentennano… e anche quando alla fermata dell’autobus, stupidamente, sovrappensiero, rimango sorpreso dalle automobili, dalla loro sprezzante irruenza, e mi becco la mia sacrosanta sciacquata, non perdo il sorriso, ma mi metto in disparte, e con il ghigno sul viso aspetto, aspetto che gli altri ignari avventori si becchino la loro, meritata, lavata… è giusto così, è un monito per il futuro, mai perdersi in riflessioni, be carefull!
E poi la pioggia libera la città dalla presenza ingombrante delle persone, la rende più vivibile, a dimensione umana… pochi osano avventurarsi, e ancor meno lo fanno se non strettamente necessario, e così niente struscio, niente shopping compulsivo, niente passeggiate, in una parola niente folla… e allora tutti in macchina, il traffico impazzisce, e io sono felice, perché ne sono escluso, e sereno cammino, o al più prendo i mezzi, con i finestrini appannati, sognando destinazioni ignote.
Ma più di tutto amo la pioggia perché mi toglie dall’impiccio di organizzare la giornata, dal pensiero di dover fare qualcosa, dall’ansia da prestazione, e posso restarmene anche comodamente a casa, a letto, a leggere, o scrivere, senza avere rimpianti, senza rimorsi, senza sentirmi colpevole, dell’aver sprecato una giornata, perché ho la giustificazione, la scusa buona, perché non ci si può fare nulla, o quasi… e se lavoro tanto meglio, non avrei comunque potuto fare molto, se non stare dietro la scrivania.

La verità è che un po’ d’acqua non ha mai fatto male a nessuno, perché c’è sempre un calorifero che ti aspetta, una doccia calda, un caffelatte fumante…

La pioggia è democratica, rompe le palle a tutti, ma non a me. y

csxqp: garbage - “only happy when it rains”

1 Commenti:

Blogger tabacchi fc ha detto...

com'è che a quanto pare tutti adorano la pioggia, e mi sento sempre l'unico quando si tratta di schierarsi apertamente contro il maltempo?
apprezzo molto il tuo vederne il lato positivo, ma non riesci a contagiarmi, e il mondo è bello proprio per la sua diversità di percezione nei confronti delle cose.
al contrario di te credo che la pioggia aumenti l'invivibilità di una città, non solo se stai guidando e resti incastrato nel traffico impazzito, ma anche se sei un pedone e devi prendere i mezzi: la presenza ingombrante delle persone si fa più fastidiosa che mai perché ti becchi ovunque una marea di gente che non ha preso l'auto per non restare incastrata nel traffico impazzito, o perché semplicemente non ha voglia di bagnarsi per fare due fermate a piedi. la città, con la pioggia, le strade allagate e i tombini che non riescono a far defluire l'acqua, secondo me è più invivibile che mai.
e poi odio la pioggia perché amo andare a zonzo in bici, e sognare sui pedali le mie destinazioni ignote. così resto della mia idea: la pioggia non fa male ma mi infastidisce, preferisco il calore del sole a quello del calorifero e per quanti strati possa mettermi addosso odio inzupparmi mentre cammino.
amo la pioggia solo quando lavoro, a patto che smetta appena ho finito il turno! f
p.s. voglio proprio vedere se quando ti becchi una sciacquata da un auto davvero non perdi il sorriso:-)!

2:04 PM

 

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