tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

venerdì, aprile 08, 2016


Quando mi sono trasferito, cinque anni fa, ho deciso che il tubo catodico non mi avrebbe seguito, e non avrebbe così più accompagnato le mie serate. Sarà stato per mancanza di spazio, per pigrizia, tirchieria, scelta consapevole, o amor proprio, sta di fatto che la tv, insieme a tanti altri apparecchi elettrici, non ha trovato posto nel mio bilocale, e nella mia nuova vita. E dire che per decenni ne ero stato un avido consumatore: pomeriggi e sere, ore e ore incollato al teleschermo, fra telefilm, trasmissioni, film, documentari, telegiornali… ogni giorno della settimana prevedeva un appuntamento fisso, e spesso più di uno: il giovedì anime giapponesi su mtv, il martedì serie americane su raidue, superquark sull'uno, la grande storia sul tre, poi c'erano le serate reality show, il mercoledì la coppa dei campioni, sabato Alberto Angela, random i bellissimi di retequattro, per non parlare delle partite di poker in seconda serata, e le discussioni calcistiche sui canali locali, a cui va naturalmente aggiunto lo zapping sfrenato, non sia mai che mi stessi perdendo qualcosa! Era una routine consolidata, che scandiva la settimana, e che in qualche modo riempiva le serate, permettendomi di rilassarmi e non pensare. Ma tutto questo, se da una parte mi arricchiva di informazioni, le più disparate, dall'altra invece mi impoveriva, mi privava del vissuto, relegandomi ad osservare gli avvenimenti, le azioni, i sogni, progetti e successi di altri. Così ho colto l'occasione del trasloco per privarmi dello strumento tentatore, per disintossicarmi, liberando le serate a nuove prospettive. Ripensandoci non è stato un cambiamento traumatico, e tantomeno rivoluzionario, perché comunque qualche altro interesse già lo coltivavo, e poi il tempo libero, che il vivere il famiglia mi regalava, non era più così tanto da potermi permetterne lo sperpero in vane maratone televisive. Tutte quelle ore che in passato venivano trascorse sul divano sono state impiegate diversamente, in maniera più produttiva, per il corpo, e per lo spirito. Gran parte del tempo è stato assorbito dalla lettura, ma non solo. Oltre alle attività domestiche, sempre inevitabilmente presenti, ho ripreso alcune passioni sopite, come la scrittura e la fotografia. E poi lo yoga, le uscite serali senza meta, la manutenzione delle bici, gli spin off del tabacchifc, i progetti di viaggio, i lavoretti in casa, l'esercizio fisico, il tutto con la musica, o la radio, in soffondo. Questo non significa che mi sia estraniato, che abbia intrapreso un percorso di ascesi, o viva inconsapevole di ciò che mi circonda. Internet mi ha sempre tenuto aperta una finestra sul mondo, mi ha permesso di seguire le serie tv del momento, di essere aggiornato sugli eventi, e di ricevere ogni tipo di informazione, ma con criterio, razionalità, metodo. Sicuramente qualcosa mi sono perso, qualcosa mi sto perdendo, e qualcos'altro lo perderò, ma è un qualcosa di irrilevante, probabilmente insignificante, e futile, di cui posso fare a meno.

Tuttavia adesso, che ho raggiunto questo equilibrio, vedo addensarsi nubi all'orizzonte… il demonio catodico bussa alla mia porta. L'introduzione del canone televisivo nella bolletta elettrica mi insinua un dubbio, mi pone davanti a un bivio: pagare senza possedere o pagare e tornare telespettatore? Si, perché non avendo la tv il canone non l'ho mai versato, anzi, a fronte di costanti solleciti ho diffidato la Rai dal continuare, riuscendone così ad avere ragione. Ma ora, visto che la legge impone l'obbligo del pagamento, vacillo, anche se non mi rassegno, perché forse non tutto è deciso. Ho saputo che si può essere dispensati, così ho approfondito, mi sono documentato, ed ho scoperto che effettivamente c'è questa possibilità, anche se risulta macchinosa e quindi difficilmente percorribile. L'importante è non scoraggiarsi, così armato di pazienza ho fatto il primo passo, iscrivermi al sito dell'agenzia delle entrate. Dopo due tentavi falliti, causa criticità delle domande e difficoltà nel reperire i dati reddituali richiesti, ho avuto la prima parte di una password, che unita alla seconda che mi verrà inviata per posta, dovrebbe permettermi di accedere ad alcune funzioni per inoltrare la dichiarazione di non possesso di apparecchiatura atta alla ricezione televisiva. In alternativa dovrò recami presso gli uffici dell'agenzia o spedire una raccomandata in plico, e non in busta, sempre che qualcuno mi sappia dire cosa questo significhi. Comunque vada sono deciso nel non tornare sui miei passi, e salvo imprevedibili cataclismi quell'imbonitore di menti, oppio del popolo, lobotomizzatore di cervelli, che è la tv, non entrerà in questa casa. y

clxqp: amanda davis - "mi chiedo quando ti mancherò"

p.s. anche per questo, ma non solo per questo, devo dire: "grazie Renzi".

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