tabacchi fc, ovvero tabacchi football club, ovvero tabacchi fancazzisti, ovvero un blog creato da quelli che si ritrovano la sera a giocare a calcetto nel parco tabacchi, quello spicchio di verde fra via tabacchi (appunto) e via giambologna, a Milano. Ovvero un contenitore per metterci tutto quello che ci passa per la testa...

domenica, maggio 14, 2023

 

(autoritratto di artista incapace con cesso chimico sullo sfondo)

 

mi ci è voluto un po' per riprendermi dalla delusione del fallito esperimento fotografico di qualche anno fa, ma alla fine il desiderio di riprovarci ha avuto la meglio sul timore di un nuovo fallimento: dopo molti tentennamenti mi sono deciso a comprare un altro rullino e l'ho fatto inserire nella macchina in un negozio specializzato, in modo da escludere l'incompetenza del principiante dalle variabili in gioco. ho fatto compiere questa delicata operazione in un negozio peraltro davvero affascinante, nelle cui vetrine, esposte accanto agli ultimi modelli, fanno bella mostra di sé alcune interessantissime macchine d'epoca, veri e propri reperti archeologici del tardo pleistocene, che spesso mi incanto a guardare le volte che ci passo davanti. mi sono incaponito con il bianco e nero, a distanza di anni è un'idea che mi piace ancora: la fama di essere irrimediabilmente analogico e fuori dal tempo ormai non me la toglie più nessuno, e se devo flirtare col passato tanto vale farlo fino in fondo.
armato così di nuova pellicola, imperturbabile pazienza e rinnovato entusiasmo ho aspettato gli sprazzi di bel tempo concessi da un clima sempre più capriccioso e ho rifatto più o meno gli stessi giri della prima volta, scattando a zonzo per la città nei posti che mi sembrano più fotogenici, o che mi sono più cari, lasciandomi spesso ispirare dall'estro del momento e facendo attenzione che il piccolo semaforo all'interno della macchina mi desse il via libera con la sua piccola luce verde. infine, dopo alcune settimane, finito il rullino, l'ho fatto rimuovere nello stesso negozio, e ne ho atteso con trepidazione lo sviluppo, molto contento di aver fatto questo ulteriore tentativo, ma in cuor mio con la speranza ridotta al lumicino: figuriamoci se una macchina così vecchia, inutilizzata da così tanto tempo, può mai funzionare, ma cosa mi viene in mente, sono il solito illuso, irriducibile e irrealistico sognatore.
e invece la mia testardaggine è stata premiata, e ci fu davvero la mia inesperienza all'origine di quel primo fiasco: questa volta le foto, incredibilmente, sono venute. no, non dico venute bene, questo no, ma venute fuori, ecco: sono spesso storte, ingenue, sfocate, sottoesposte, ma ci sono, sono lì, e mi rendono felice. mio padre sarebbe felice pure lui, e sono sicuro che condividerebbe appieno la mia meraviglia per le cose che dopo quasi cinquant'anni funzionano ancora.

 

 

sono poi tornato al negozio e ho già fatto mettere il rullino regalatomi da lorenz, ora il prossimo passo sarà quello di imparare quello che c'è da imparare, mi riferisco soprattutto alla sacra trinità delle impostazioni fotografiche, credo sarà fondamentale capirne il funzionamento, e a pensarci bene anche saper mettere e togliere i rullini da solo è una cosa di cui prima o poi devo venire a capo. dopodiché non mi resta che uscire e scattare, immortalare tutto ciò che mi passa per la testa, migliorare le foto che ho già fatto e aggiungere i luoghi e i soggetti che amo e che ancora mancano all'appello, chissà che qualche foto prima o poi non venga bene. temo stia nascendo una nuova passione! f

csxqp: roberto vecchioni - "l'uomo che si gioca il cielo a dadi"

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