qualche tempo fa, gironzolando per bancarelle, mi sono imbattuto in una copia della divina commedia in tedesco. inutile dire che la delusione, affrontando le prime righe, è stata davvero grande, così come grande era la curiosità che mi aveva sospinto a leggerle. non so bene dire che cosa mi aspettassi esattamente, ma ci sono rimasto male: tutto era andato perduto, non era rimasto nulla, né gli endecasillabi, né le rime incatenate, né la danza solenne dei versi.
non poteva che essere così e mi sono reso conto di essere stato un po' ingenuo ad aspettarmi, anche solo per un attimo, qualcosa di diverso. mi è venuto in mente che, in questo mondo pur così globalizzato, quello che mi arriva di un autore straniero non è che una versione inevitabilmente un po' sbiadita rispetto all'originale. questo margine di intraducibilità allo stesso tempo mi spaventa e mi conforta: mi spaventa, perché pone un limite quasi invalicabile a quello che posso davvero e in profondità conoscere e comprendere, mi conforta, perché sta lì a rivendicare la meravigliosa complessità delle cose, e perché mi permette di rifugiarmi, con orgoglio di emigrato, in qualcosa che so essere mio e non poter appartenere a tutti. tutto questo è stato spunto per provare a raccontare la divina commedia, in tedesco, in una presentazione che ho dovuto tenere di fronte alla mia classe, e a giudicare dalle espressioni accigliate e sbigottite sicuramente non sono riuscito nemmeno lontanamente a trasmetterne il senso e la grandiosità: è stato lo stesso un tentativo molto divertente.
e così aprile è scappato, e non me ne sono nemmeno accorto. è stato intenso e pulsante e l'ho respirato fino in fondo, ma è stato dannatamente veloce e non sono riuscito a trattenerlo. aprile è scappato, maggio già si lancia al suo inseguimento, ed io, sospeso in questa affascinante dimensione parallela, ancora non so bene cosa farò da grande. a volte mi sento anche io addosso un margine di intraducibilità, che mi spaventa e mi conforta. f
csxqp: francesco de gregori - "nel mezzo del cammin di nostra vita"
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